L’amore complicato ci fa impazzire? Tutta colpa di Freud

Nei cinema arriva uno dei film italiani più attesi, Tutta colpa di Freud. La pellicola è la trasposizione dell’omonimo romanzo scritto dal regista Paolo Genovese, una storia fatta di intrecci nella splendida cornice di Roma. La pellicola mostra una buona fotografia e delle bellissime musiche, particolarmente bella la scena ambientata al Teatro dell’Opera. Nel cast, attori affermati ed emergenti del panorama italiano come Marco Giallini, Vittoria Puccini, Anna Foglietta, Vinicio Marchioni, Laura Adriani, Claudia Gerini e Alessandro Gassman.

In tanti hanno parlato dell’amore, forse però coloro che lo affrontano maggiormente sono gli analisti di coppia, che hanno il delicato compito di salvare un matrimonio. Il protagonista Francesco (Marco Giallini) è proprio uno di questi, ma la sua più grande preoccupazione è affrontare i mali d’amore delle sue tre figlie: Sara (Anna Foglietta) è lesbica e vuole diventare etero, Emma (Laura Adriani) ha 18 anni e sta con Alessandro (Alessandro Gassman) di 50, e Marta (Vittoria Puccini) si innamora di un affascinante sordo, Fabio (Vinicio Marchioni). Il protagonista perderà invece la testa per un’affascinante signora bionda che vede tutti i giorni nel quartiere con il suo cane, Claudia (Claudia Gerini). Tra risate e colpi di scena la storia racconterà posti incantevoli della città di Roma, vera protagonista della pellicola.

Paolo Genovese prova a raccontare le bellezze della sua città natale e riesce ad intrecciare al suo interno una storia che funziona. I temi trattati sono molto delicati, la paura del diverso da parte dei genitori quando tocca ai loro figli relazionarsi con esso è un tema di grande attualità. Il film è anche un coraggioso tentativo di affrontare il tema dell’omosessualità, scherza su di essa in modo leggero e senza mai offendere. Particolarmente positivo è il tema del linguaggio dei segni, che ha una grande importanza vista la relazione tra Marta e il ragazzo sordomuto Fabio.

Una pellicola ben recitata ed interessante oltre che per i valori che cerca di trasmettere anche dal punto di vista tecnico, con musiche e fotografia a farla da padrone. Marco Giallini è bravo nell’interpretare il proprio personaggio, così come una nota di merito va a Vinicio Marchioni che ha dovuto recitare non potendo usare la voce e non era facile riuscire a trasmettere emozioni soltanto con lo sguardo. Una bella pellicola che merita di essere vista sicuramente, nelle sale dal prossimo 23 gennaio.

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