C’era una volta il Manchester United

C’era una volta il Manchester United. La squadra che fu di Sir Bobby Charlton, dominatrice assoluta in Inghilterra con tredici campionati conquistati in 21 anni si trova a vivere un momento difficilissimo, uno dei più complicati dell’ultima era dei Red Devils.

Il vuoto lasciato dall’addio di Ferguson, dopo 27 anni di gestione vincente del club, si sta rivelando sempre più difficile da colmare ed il Manchester United è in cerca di rapide soluzioni per raddrizzare una delle stagioni più buie della storia recente.
Ieri sera i Red Devils sono stati infatti eliminati ai rigori in Coppa di Lega da un modesto Sunderland, una squadra che si trova in piena zona retrocessione.
In campionato la situazione non è di certo migliore vista l’attuale settima posizione in classifica, che oggi non varrebbe nemmeno un posto in Europa League. Tante, troppe sconfitte, otto stagionali, per una squadra abituata ad essere un’autentica schiacciasassi in Inghilterra ed in Europa.

L’era Moyes, tecnico scozzese che ha rimpiazzato Sir Alex Ferguson, non avrebbe potuto iniziare in maniera più complicata.
Il ricordo dell’allenatore più vincente della storia del Manchester è vivo negli occhi dei tifosi.
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La mancanza dello storico leader in panchina è sicuramente una delle cause di questa situazione spiacevole, ma non è di certo l’unica. Dopo il ritiro di Paul Scholes e il ruolo sempre più marginale attribuito a Ryan Giggs e Rio Ferdinand, anche sul campo la mancanza di una guida pesa come un macigno su una squadra con meno qualità rispetto al passato, che dipende quasi totalmente dalle giocate di Rooney e Van Persie, spesso ai box per infortunio o squalifica.

Le nuove generazioni, i vari Welbeck, Valencia, Cleverley, Evans, pur dimostrando buone qualità non bastano per competere con le altre big di Premier League. Lo United, dopo un’estate di sostanziale immobilismo sul mercato, ha pensato così di correre ai ripari, cercando di rimediare agli errori commessi.
Notizia di ieri, l’acquisto praticamente ufficiale di Juan Manuel Mata, pagato circa 45 milioni di euro dal Chelsea, una cifra esorbitante che dovrebbe però garantire a Moyes il trequartista fondamentale per migliorare la qualità di una trequarti che non può più contare su un demotivato Nani, un mai esploso Kagawa ed un Ashley Young mai davvero decisivo.
La speranza è che l’acquisto del fantasista spagnolo possa rivelarsi una scelta più azzeccata di Fellaini, ottimo giocatore, che sembra però sentire il peso della maglia dei Red Devils. La sua personalità e voglia di rivalsa saranno fondamentali per una squadra che necessita di una vera e propria scossa.
Il mercato potrebbe poi non finire qui come testimonia l’apparizione di Moyes alla partita Cagliari-Juventus. Il tecnico scozzese, oltre ad Astori, avrebbe visionato con attenzione il centrocampo bianconero in cerca del rinforzo adatto. Pogba, Marchisio ma soprattutto Vidal resteranno, almeno in questa sessione, un sogno per il Manchester United.

Oltre ai problemi sul campo vi sono poi i problemi legati alla conduzione societaria del Manchester stesso. Il presidente Glazer, in carica dal 2005, è sempre più contestato a causa delle restrizioni verso i tifosi e soprattutto dei 600 milioni di sterline di debiti nel quale affonda il club, nonostante la più o meno recente quotazione in borsa. E’ sempre più frequente vedere all’Old Trafford cartelloni di protesta verso l’attuale presidente e la squadra fondata e autofinanziata dai tifosi stessi, lo United, acquista sempre più popolarità ogni giorno che passa.

In questo periodo di forte transizione e rivoluzione al Manchester United, una stagione difficile è da metter sicuramente in conto per poter gettare le basi per un nuovo ciclo vincente. Il requisito che non deve mai mancare però è proprio quel senso di appartenenza, di unione che oggi sembra venir meno in quella che è una delle squadre più gloriose della storia del calcio.
L’auspicio è quindi di vedere presto i Red Devils tornare a competere per i traguardi a cui aveva sempre abituato la propria tifoseria, la storica Red Army. La medicina per un Manchester United davvero lontano parente di quello ammirato in passato, è la ricerca, non solo di calciatori talentuosi, ma anche di veri uomini capaci di prendere per mano la squadra nei momenti di difficoltà. Giggs, Neville, Beckham, Scholes, Keane, Ferguson docet. Uno sguardo al passato per migliorare un difficile presente e costruire un futuro vincente.

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