Venerdì 24 gennaio, dopo oltre venti anni di attesa, si inaugura a Milano, il MuBa, il Museo dei Bambini, collocato nella centralissima zona della Rotonda della Bersana.
Ad aprire ufficialmente il nuovo spazio sarà la mostra gioco “Scatole“, aperta fino al 31 marzo, che racchiude in sé quelli che sono i principi su cui si fonda la Fondazione MUBA, che gestisce il museo attraverso il gioco, la sperimentazione, l’inventiva e la fantasia. Tutto questo stimolerà le suddette scatole, con la loro geometria, la loro tridimensionalità da sfruttare attraverso laboratori ed installazioni.
Obiettivo prefissato dalla Fondazione è quello di dar vita ad almeno tre mostre l’anno, in concomitanza con alcuni degli eventi più rinomati di Milano come il Salone del Mobile, il Piano City o il Bookcity.
Lo spazio, davvero immenso se si contano i 1200 mq dedicati alle esposizioni interne a cui si deve aggiungere l’immenso giardino, è pensato proprio per essere di facile fruizione sia per i piccoli visitatori sia per i loro genitori. Inoltre proprio per avvicinarsi sempre di più alle famiglie presto aprirà una caffetteria in grado di organizzare campus, feste ed eventi, “un servizio offerto a tutti i milanesi, in collaborazione con il Comune“, come ci tiene a precisare la presidente della Fondazione Elena Dondina.
Accanto a “Scatole“, molto apprezzato sarà il progetto REMIDA, nato nel 1996, che ha coinvolto ben 18 paesi nel mondo che si pone come obiettivo il riutilizzo dei materiali di scarto della produzione industriale ed artigianale, come carta, ceramica, stoffe, corde, plastica, gomma, legno, metallo. REMIDA perché, proprio come il Re mida della leggenda il quale tutto ciò che toccava si tramutava in oro, così tali semplici oggetti di scarto vanno a trasformarsi in “preziose risorse creative“.
Il biglietto d’ingresso avrà il costo di 8 euro che sosterrà i costi del museo per il 60%. Il resto sarà coperto dagli sponsor, dalle iniziative di campus nei periodi estivi di chiusura delle scuole e dalle feste di compleanno – volutamente low cost – e dagli eventi organizzati all’interno degli spazi del museo stesso.