Addio a Claudio Abbado, direttore d’orchestra e mito italiano nel mondo

Nato a Milano il 26 giugno del 1933, il Maestro Claudio Abbado si è spento stamattina a Bologna dopo una lunga malattia. Oltre ad essere un grandissimo direttore d’orchestra di recente era stato nominato senatore a vita da Napolitano.

Ripercorrendo la sua carriera in breve, Claudio Abbado ha esordito con l’Orchestra d’archi formata dal padre. Nel 1958 il primo riconoscimento: vince il premio Koussevitzky a Tanglewood. Questo riconoscimento gli varrà la richiesta di un lavoro come direttore d’orchestra in America, al quale rinunciò per tornare in Europa.
L’entrata ufficiale nel grande circuito risale al 1960 alla guida della Ghustav Mahler Jugendorchester, che lo vedrà direttore musicale fino al 1986. Tra le altre collaborazioni di prestigio, c’è il suo debutto al Royal Opera House di Londra con Don Carlos di Verdi, consolidando così la sua fama a livello internazionale, coronata con la nomina di direttore musicale del Teatro alla Scala nel 1969.

Dopo questo suo incarico, Claudio Abbado è stato nominato direttore della Berliner Philarmoniker di Vienna, per il quale detiene il primato di essere l’unico Maestro non germanofono per la prestigiosa orchestra.
Tra i momenti più commoventi della sua carriera troviamo il rientro alla Scala di Milano il 30 ottobre del 2012 con un’ovazione dal Loggione: il pubblico in piedi per oltre un quarto d’ora.

Ricopriva da poco la carica di Senatore a vita conferitagli da Giorgio Napolitano, ma a causa della sua malattia non frequentava più Palazzo Madama e di fatto la sua vita sociale era assente.
Tra i primi messaggi di cordoglio troviamo un Tweet di Matteo Renzi che dice : ”Un pensiero commosso a Claudio Abbado. La sua generosità verso Firenze. La sua grandezza straordinaria”.

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