In Cina, ma anche in Giappone, dove il tè verde viene consumato in abbondanza, è stato dimostrato che l’incidenza di malattie infiammatorie e tumorali è molto bassa. Da qui è cresciuto l’interesse scientifico nello studiare e definire quali siano le sostanze contenute in questa bevanda.
Nella medicina naturale cinese sono noti da tempo gli effetti positivi di questa tipologia di tè sulla salute, sebbene la bevanda sia stata scientificamente analizzata da circa trent’anni.
Il pradre della medicina cinese, Shen Nongshi, già nel terzo millenio A.C affermava che “La salute del corpo dipende dai succhi delle piante” e sembrerebbe che sia la verità.
“Il tè verde contiene le catechine, composti polifenolici dotati di grande azione antiossidante, una di queste, l’ epigallocatechina 3-gallato, valutate in laboratorio sull’azione chemio-preventiva nei confronti di malattie infiammatorie, degenerative, in tumori, al colon, alla prostata, alla mammella, possiedono tutta una serie di meccanismi che vanno proprio ad inibire la proliferazione, la diffusione dei tessuti tumorali all’interno delle cellule sane”, spiegano i ricercatori.
Le proprietà terapeutiche del tè verde dipendono dal tipo di lavorazione della pianta. Difatti principalmente si considera questo come un tè pregiato e super salutare perché rimane puro durante il trattamento, a differenza dei tè neri.
Tra i principali componenti del tè verde si trovano le chatechine, come scritto sopra, che rappresentano un validissimo aiuto per la prevenzione del cancro, per la protezione delle malattie cardiovascolari e per l’ eliminazione dei virus. In più, se questo non fosse già abbastanza, il tè verde riesce a calmare le mucose dello stomaco e dell’intestino adattandosi molto bene al trattamento di malattie di origine nervosa ed infiammatoria del tratto gastrointestinale.
Inoltre le saponine, un altro principio del tè verde, agiscono sul colesterolo abbassandone il livello nel corpo e rafforzano il sistema immunitario.
C’è una grande quantità di vitamine racchiuse in questo nettare degli dei, tra cui la vitamina B che agisce sul cervello e sui nervi perché in grado di stimolare il metabolismo di grassi, proteine e carboidrati.
Si ritrova anche la vitamina K che agisce sulla coagulazione del sangue nella cicatrizzazione delle ferite, nel metabolismo delle ossa e nel funzionamento dei reni e del fegato.
Un altro elemento contenuto nel tè verde è il fluoro, che previene l’insorgenza di carie, e agisce anche su unghie ed ossa.
Uno studio italiano ha persino rilevato miglioramenti nella funzionalità bioenergetica mitocondriale, compromessa nella sindrome di Down, grazie a una sostanza estratta dalla pianta. La molecola potrà essere utile nell’attenuare l’insorgenza di alcune gravi manifestazioni cliniche della sindrome.
Il tè nero è, insomma, un vero e proprio elisir della salute per la grande quantità di vitamine, minerali e oligominerali che agiscono sul corpo. I medici cinesi raccomandano di berne circa sei tazze al giorno per ricevere tutti i benefici possibili da questo tè, cambiando anche la varietà o il paese d’origine.
Oltre a essere un piacere sublime per il palato, il tè verde rigenera anima e corpo.