Il sistema scolastico americano è noto per essere uno dei più costosi, tanto da costringere gli studenti a contrarre mutui per pagare le rette dei College, soprattutto, se si vuole una istruzione di alta qualità.
L’argomento è ormai noto ma, questa settimana, è salito alla ribalta un altro tema introdotto da Karen Kelsky, un ex professore di antropologia, che ha svelato i segreti del Ph.D., il dottorato di ricerca.
Kelsky ha evidenziato che anche gli studenti che accedono a questa ulteriore specializzazione sono costretti a sostenere spese esorbitanti.
Dati ulteriormente specificati dal rapporto annuale del National Science Foundation, secondo il quale, circa il 18% degli studenti che svolgono il dottorato ha contratto un debito pari a circa 30.000 dollari. Questa la cifra dei più fortunati perché si possono raggiungere importi ben più alti, fino ad arrivare ai duecentomila dollari ed oltre, per chi si laurea in medicina o in legge. Spesso capita, addirittura, che uno studente debba accettare e rimanere per tutta la vita in un determinato posto di lavoro solo per poter pagare i debiti accumulati negli anni dell’università.
La ragione per cui questi studenti sono costretti ad indebitarsi è che non tutti i programmi offrono finanziamenti e molti, addirittura, potrebbero tagliare i fondi in corso d’opera. Nella maggior parte dei casi, poi, gli stipendi non riescono a coprire il costo della vita, soprattutto per coloro che già hanno famiglie da sostenere.
Kelsky riporta sul suo blog tante storie di studenti che hanno dovuto fronteggiare questa situazione debitoria. Uno studente inglese è riuscito ad accumulare debiti per 102.000 dollari che, nonostante l’insegnamento ed altri lavori, non è riuscito a coprire. Non è riuscito nemmeno ad ottenere un pacchetto di finanziamenti più ragionevole perché i suoi punteggi non erano abbastanza alti.
Accanto a queste testimonianze negative ci sono anche quelle di studenti che sono riusciti a terminare il dottorato indenni dai debiti. Da sottolineare che non si tratta di privilegiati ma di studenti che hanno fatto immensi sacrifici per ottenere borse di studio, continuando allo stesso tempo, a svolgere anche più lavori insieme, per poter essere in grado di terminare il loro percorso.
Per quanto attiene ai tassi di interesse, questi sono in genere bassi, intorno al 3,40%, se i debiti sono stati contratti con i programmi di finanziamento allo studio del governo federale, ma non è raro vedere studenti attratti da prestatori spregiudicati che sono, però, legali.
L’attuale crisi economica ha, naturalmente, aggravato ulteriormente la situazione creando una maggiore difficoltà di pagare i debiti, a causa della disoccupazione e della sottoccupazione, che spinge laureati ad accettare qualsiasi lavoro non per uscire di casa e farsi una famiglia propria, ma semplicemente per poter pagare i debiti contratti per poter studiare.
Per molti giovani laureati o dottorandi, quella dei debiti accumulati è una vera e propria forma di schiavitù, causata dai costi crescenti del sistema educativo. Tutto ciò crea sfiducia nei giovani e, soprattutto, nelle famiglie che cominciano a chiedersi se valga la pena di indebitarsi per decenni a fronte di un mercato del lavoro che premia solo alcune categorie.
Un sistema che, però, ha prodotto serie conseguenze. Innanzitutto una struttura educativa così costosa non fa altro che aumentare le disuguaglianze sociali, poiché chi non può pagare e non ha la possibilità nemmeno d’indebitarsi perde la speranza di un’educazione superiore. Inoltre si sviluppa, in questo modo, una selezione determinata dai livelli stipendiali e delle specializzazioni all’interno delle vocazioni professionali.
La problematica è complessa ed anche il governo sta vagliando ipotesi di riforma, intanto, però, gli studenti faticano ad andare avanti e tanti, troppi, sono costretti a lasciare lo studio per rifugiarsi in altri lavori o, addirittura, ad arruolarsi nell’esercito, un settore sempre molto importante negli States, e soprattutto un luogo dove formarsi senza ricoprirsi di debiti.