Cinque abusi a sfondo sessuale in pochi giorni, questi i dati riportati dalla questura di Bologna.
La notte dello scorso sabato sono avvenute tre aggressioni nel giro di poche ore, l’ultima denuncia risale, invece, a venerdì 4 gennaio.
La ragazza era appena salita sull’autobus, per spostarsi dal centro di Bologna a Casalecchio.
Un uomo tra i 25 e i 30 anni, con la carnagione e gli occhi chiari, l’aspetto curato ed un forte accento anglosassone, si è avvicinato a lei con disinvoltura, facendole dei complimenti e chiedendole se fosse fidanzata.
La ventunenne lo ha ignorato ed è scesa alla sua fermata, ma l’uomo l’ha seguita, l’ha afferrata per la camicia e l’ha palpeggiata.
Fortunatamente, la ragazza è riuscita a fuggire e l’aggressore si è allontanato.
Il giorno seguente all’episodio, la ragazza ha riconosciuto il volto del suo aggressore su tutti i giornali della città, ed ha deciso di recarsi in questura a denunciare l’accaduto.
La descrizione dell’uomo e la sequenza dei fatti, raccontati dettagliatamente alle forze dell’ordine di Bologna dalla vittima, corrispondono alle dichiarazioni rilasciate da altre quattro donne.
La prima ad aver sporto denuncia, invitata dal procuratore Valter Giovannini, è stata una bolognese di 35 anni. La donna ha testimoniato che la notte di sabato mentre tornava a casa dopo una serata in discoteca, si è resa conto di essere seguita, ed è stata aggredita alle spalle davanti al portone della sua abitazione.
L’uomo è fuggito grazie ai fari di un’autovettura che hanno illuminato la scena.
Una vicenda analoga è accaduta ad una ragazza di 22 anni, che è stata pesantemente palpeggiata in pieno giorno da quest’uomo.
Le altre due vittime, che sono state seguite, palpeggiate ed insultate, sono ragazze di 17 e 19 anni che urlando, sono riuscite ad allontanare l’aggressore.
L’identikit, ricavato dalle testimonianze delle vittime, è stato autorizzato alla pubblica diffusione dalla Procura.
Dopo la pubblicazione del volto del molestatore, il centralino e la casella mail della Procura di Bologna hanno riportato circa venti segnalazioni.
Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, e il presidente del consiglio comunale, Simona Lembi, hanno espresso la loro solidarietà nei confronti delle vittime, ed invitano le forze dell’ordine a trovare al più presto l’aggressore.
Il consigliere comunale della Lega Nord di Bologna, Manes Bernardini, ha invece proposto un corso gratuito di autodifesa per le donne di almeno dieci sedute, per evitare altri eventuali episodi di questo tipo.
Gli investigatori, intanto, stanno svolgendo al meglio la loro professione per trovare e prendere il responsabile che presumono, sia lo stesso in tutti e cinque i casi.
È aperta la caccia al maniaco.