C’è chi colleziona francobolli, chi monete, chi spille e chi abiti Chanel anni ottanta.
Proprio questi cultori del luxury vintage hanno alimentato un mercato già in crescita nel 2013 e che, secondo le previsioni, sarà ancor più propizio nel 2014.
Di moda già da qualche anno, la ricerca del capo vintage, unico e ormai introvabile, che trasudi storia da ogni cucitura o particolare, si consuma nelle boutique più ricercate, nei mercatini appositamente dedicati e addirittura nelle aste. Molti capi e accessori sono infatti venduti dietro offerte esorbitanti, che non conoscono crisi, né ragioni.
Pagati e concepiti come vere e proprie opere d’arte, i pezzi vintage sono definiti tali, dai più esperti, dopo il ventennio di vita. Un parametro che è tuttavia soggetto ad altri fattori, come i materiali, la storia del brand, i particolari ed i costumi contemporanei.
E allora via alla ricerca di un Dior, Gucci, Valentino, Hermès o Sain Laurent, nei mercatini e nei negozi di nicchia, quelli in cui collezionisti e cultori del mondo e della storia della moda, possono sfoderare il proprio fiuto da segugi e riuscire a portare a casa, chissà, una matelassé di Chanel.