“Per i prossimi 2-3 anni sarà difficile fare grandi colpi. Vogliamo un club sano, prendiamo l’esempio delle società inglesi, dove riescono a gestire le entrate in modo tale da aumentarle e in questo modo possono comprare grandi giocatori“. Sono queste le parole di Erick Thohir che fa preoccupare i tifosi interisti sul futuro prossimo della società nerazzurra. In effetti era chiaro già da un po’: questa Inter non può fare operazioni di mercato in entrata senza prima cedere qualche giocatore.
Il problema più grave è che questa squadra avrebbe bisogno di diversi innesti per cercare di colmare il gap dalle prime tre della classe. I dieci punti che separano i nerazzurri dal terzo posto parlano da soli, al di là delle sviste arbitrali che spesso hanno penalizzato i ragazzi di Mazzarri. Ma come detto servirebbero degli acquisti per puntellare la squadra che ha mostrato dei punti deboli nel girone d’andata.
La difesa accusa delle amnesie: Handanovic alterna grandi parate a errori grossolani, Juan Jesus è spesso distratto e Ranocchia sta disputando una stagione mediocre con errori abbastanza evidenti (vedi gol di Klose). I due “fedelissimi” Campagnaro e Rolando, voluti da Mazzarri, stanno facendo il loro con l’argentino che è nettamente il migliore del reparto arretrato.
Il centrocampo manifesta delle preoccupazioni: a parte Cambiasso che purtroppo ha la sua età e non è eterno, nessun altro centrocampista in rosa è in grado di svolgere bene entrambe le fasi. Taider e Kuzmanovic hanno spiccate doti di rottura ma non di costruzione, discorso inverso per la giovane promessa Kovacic. Inutile parlare di Mariga e Mudingayi, praticamente mai visti in campo. Mazzarri spesso ha schierato un centrocampo troppo fisico con poca qualità che sarà sicuramente utile per l’equilibrio ma toglie imprevedibilità al gioco.
Le note positive arrivano dalle fasce: Nagatomo e Jonathan stanno giocando bene e addirittura il giapponese ha siglato cinque reti nel girone d’andata, per capirci più di quanti ne abbiano segnati insieme gli attaccanti Milito, Icardi e Belfodil.
Il reparto avanzato, è formato quasi sempre da Palacio e uno tra Guarin e Alvarez ma quando l’attaccante argentino non segna, cominciano i problemi. Milito è appena rientrato da un lungo stop e deve recuperare la forma, Icardi sembra dare il meglio di sé più fuori che dentro il campo e Belfodil, su cui sono stati investiti tanti soldi, non ha reso e sembra prossimo alla cessione.
L’ultimo problema è sicuramente la panchina corta: J.Zanetti per la sua età, Alvaro Pereira che non ha convinto e Wallace non possono dare ricambi ad una squadra che già non è fortissima e necessiterebbe di giocatori pronti da subito. Allora Mazzarri che ha commesso qualche errore, non avrà più alibi.