One World Futbol: il pallone indistruttibile per i bambini africani

Forse, fino ad oggi, ben pochi di noi (per non dire nessuno) avranno sentito parlare di Tim Jahnigen di Berkeley, diventato famoso per essere l’inventore di una particolare palla da calcio fatta di etilene-vinil acetato di schiuma, ovvero un materiale simile a quello usato per creare le Crocs, tanto per intenderci.

La sfera è stata creata in modo da essere quasi indistruttibile, tanto che avrebbe la particolare caratteristica (oltre a quella di non sgonfiarli e di resistere alle più avverse condizioni climatiche) di riuscire a rigonfiarsi subito dopo essersi forata. “E’ resistente come lo spirito dei bambini che ne hanno bisogno” avrebbe detto l’ideatore in un video su Youtube in cui veniva annunciato un contratto di sponsorizzazione con la Chevrolet.

L’idea gli sarebbe arrivata dopo aver visto alla televisione un documentario sui bambini che vivevano in zone disastrate dalla guerra e che per divertirsi usavano palloni fatti con della spazzatura. Non avendo abbastanza fondi per finanziare il progetto, però, l’ideatore americano decise allora di chiedere un aiuto al celebre cantante Sting (conosciuto in precedenza durante alcune collaborazioni nel mondo della musica), e proprio in onore al contributo dell’ex cantante dei The Police il pallone ha preso il nome di una sua celebre canzone del 1981, “One World”.

Secondo le ultime stime, attualmente circa 21 milioni di bambini provenienti da 160 Paesi diversi hanno la possibilità di giocare con oltre 700.000 palloni da calcio indistruttibili.

Il progetto One World Futbol è stato fondato come un’organizzazione senza scopo di lucro nel luglio del 2010, poco prima della partita finale della Coppa del Mondo in Sud Africa, e da allora le vendite al dettaglio sono aumentate del 400%, cifre che sono destinate ad incrementare se si pensa che Tim Jahnigen ha annunciato di voler creare una palla di questo genere per ogni tipo di sport.

Un’iniziativa sicuramente lodevole dato che permette anche ai meno fortunati di coltivare i propri sogni e di distrarsi, almeno in parte, dai problemi che li circondano.

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