L’uomo, oggi, indossa i tacchi, o per lo meno lo fa in passerella. Le nuove proposte dell’alta moda impongono fra i diktat glamour la volontà di “alzare” ancor di più la statura dell’uomo, inserendo sotto le suole zeppe e tacchi, amati dalle donne e, fino a ora, per le donne.
Le zeppe per uomo, saranno ben viste?
J.W. Anderson e Christopher Raeburn sono i primi che per il 2014 propongono “il tacco da uomo”, sottolineando semplicemente come tutti oggi debbano essere al passo con i tempi.
I due stilisti hanno affermato che la volontà di giocare sulle altezze è dovuta al desiderare di rendere filiforme la figura mascolina, l’esempio perfetto dell’utilizzo di queste nuove calzature e l’associarle ad un cappotto lungo color cammello, creando un effetto che potremmo definire, in maniera azzardata, statuario.
Se poi però vengono indossate con dei completi floreali, la mascolinità classica e la plasticità del Canova, auspicata dall’attenta osservazione della donna fuori passerella, soccombono in un battito d’ali di farfalla.
Questo azzardo calzaturiero, definito sperimentale da entrambi gli stilisti, infatti, vuole regalare androginia ai soggetti che la indossano. Giocare con la differenza dei sessi in maniera audace è la nuova scommessa di questi specialisti del settore moda che vogliono stupire e ammaliare, stravolgendo la normalità.
Ma si sa, la moda è sperimentazione; in quanto esperimento può creare abomini per l’umanità o espletare l’alto senso del dovere di promozione e diffusione del buon gusto.
Ulteriore “quid” che sottolinea la particolarità della collezione in questione è l’introduzione della pelliccia. L’uomo disegnato da Christopher Raeburn viene definito dai maggiori critici britannici anche come “uomo orsacchiotto”.
Sicuramente coperto e protetto dal freddo l’uomo per la prossima stagione non sarà soggetto a stati febbrili, ma probabilmente susciterà malessere visuale in chi gli sta intorno.
Forse ancora non siamo pronti a veder passeggiare per le nostre strade l’uomo con le zeppe.