Dal Pallone d’Oro al Calciobidone: il più scarso del 2013 è Bendtner

Mentre tutto il mondo aveva gli occhi puntati su Cristiano Ronaldo, nuovo Pallone d’Oro, in rete impazzava un altro trofeo, decisamente meno ambito. Celebrando il migliore al mondo infatti Cristian Vitali ha deciso di incoronare anche il flop dell’anno con il suo portale Calciobidoni.it. Scontato dire che si tratta di un premio non ufficiale e di un’intuizione goliardica ma l’attenzione catturata è stata altissima. Il particolare premio, riservato solo agli stranieri del campionato italiano, è stato vinto dall’ex juventino Nicklas Bendnter (3940 voti), seguito dal romanista Goicoechea e dall’altro bianconero Anelka.

Apparso fuori dagli schemi da subito il centravanti ha chiuso la stagione con 0 gol in una piccola manciata di presenze ma ha raggiunto un grande popolarità grazie ai social con le sue “perfomance” fuori dal campo tra locali e patenti ritirate. Tutti i portali o canali Facebook di satira sportiva hanno pubblicato, per una stagione intera, video e foto che vedevano Bendnter protagonista. Tra i più cliccati quello della premiazione dello scudetto della Juventus quando il danese si fermò a salutare le hostess in passerella prima di salire sul podio.

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L’attuale attaccante dell’Arsenal però non è l’unico Calciobidone della storia. Il portale infatti ha un albo d’oro ben definito con una “Flop Ten” di giocatori redatta da importanti giornalisti italiani insieme al plus del jolly, ovvero un giocatore non candidato ma comunque “meritevole” di questo premio. Quest’anno ad accompagnare Bendtner c’è stato l’esterno dell’Inter Alvaro Pereira, premiato dopo i vari Lucio, Elia e Denis, primo jolly nel 2010. Il Calciobidone vero e proprio invece parte nel 2009 e per due anni consecutivi è andato a Ricardo Quaresma, super acquisto del primo Mourinho per il suo 4-3-3 e giocatore presto messo da parte per far spazio al 4-4-2 di manciniana memoria. Era stato presentato come il nuovo Cristiano Ronaldo ma se né andato via con il soprannome di “El Trivela” per i suoi famosi cross di esterno che hanno avuto poco successo. Dell’attuale Pallone d’Oro c’era solo la gelatina nei capelli e poco altro e così il portoghese ha raccolto questo premio per ben due anni di fila.

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Tanta Inter nella storia di Calciobidoni perché nel 2011 è stato il turno di Adriano anche se, in quel caso, il premio fu per la sua stagione nella Capitale. L’Imperatore tornò in Italia dopo il suo amaro addio con i nerazzurri ma ormai la sua carriera era già in caduta libera. Una forma sempre peggiore ed anche lì la grande diffusione di materiale fotografico hanno portato Adriano in cima alla classifica dei Calciobidoni. In campionato il resoconto è inesorabile: 5 partite e 0 gol nonostante ci fosse la speranza di riadattarlo sulla fascia. Qualche buona partita e niente di più per un talentuoso giocatore che ha solo collezionato avventure negative in Brasile mischiate con tantissimo gossip.

Adriano

Dopo Adriano ecco il turno di Diego Forlan, arrivato a Milano per cercare di non far scomparire l’Inter dopo il triplete. L’uruguagio aveva fatto vedere tante cose egregie con l’Atletico Madrid ma con i nerazzurri l’avventura partì subito male. La clamorosa esclusione dalla lista Champions per un errore burocratico della dirigenza portò l’attaccante sulla bocca di tutti. Quando si parla sempre di te c’è un solo modo per far zittire tutti: il gol. Ma Forlan, e l’Inter in generale, non riuscirono mai a decollare tanto che l’attuale giocatore dell’Internacional vinse il Calciobidone 2012 con 18 presenze e soli 2 reti in serie A.

alvaro-pereria

Come in questi ultimi anni di Pallone d’Oro con Messi anche il Calcibidone rischia di trovare un dominatore assoluto però perché Bendtner anche ora in Inghilterra sembra fare sul serio…fuori dal campo. Il danese ha già siglato due gol fondamentali in Premier ma è evidente che il suo nome circola ancora non per le sue reti. Dopo il ritiro della patente in Italia il suo ritorno in Premier è stato “bagnato” con un arresto per i danneggiamenti nel suo condominio. Insomma, dalle nostri parti solo “fenomeno” Moscardelli può contare su più fan di lui e si potrebbe proporre la sua candidatura per il 2014 nonostante non giochi nel campionato italiano. Con il 2013 alle spalle è il momento di scrollarsi di dosso questo premio, sempre che Bendnter voglia farlo.

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