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Categorie: Calcio News Sport

I cori della curva per svegliare il tifoso in coma

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Andrea Parisotto

La Sampdoria e gli ultras doriani si sono resi protagonisti di una bellissima iniziativa per aiutare a superare, speriamo con successo, il triste stato di coma in cui si trova Gabriele Donà, 45 anni tifosissimo blucerchiato.
Il 6 ottobre scorso, Gabriele, di ritorno dall’ennesima partita guardata sugli spalti, in quel caso Sampdoria-Torino, è rimasto coinvolto con il suo motorino in un terribile e violento incidente stradale da cui ne è uscito per fortuna vivo ma in uno stato di profondo coma.

Un coma dal quale oggi, nonostante siano passati tre mesi, non si è più risvegliato nonostante l’affetto della famiglia e degli amici. In queste spiacevoli situazioni i tentativi per scuotere e risvegliare il paziente sono molteplici ed anzi nono sono mai abbastanza rispetto alla speranza di poter finalmente guardare negli occhi o sentire la voce del proprio caro.
Durante uno di questi tentativi arriva il primo segnale d’ottimismo, Gabriele reagisce, sembra sentire ciò che gli viene detto.
Quello che forse stupirà qualcuno, è che la reazione è arrivata al sentir pronunciare uno dei più grandi amori di Gabriele: la Sampdoria. Con il passare del tempo quello che era un dubbio, diventa certezza, le uniche reazioni si registrano quando gli vengono raccontante le vicende blucerchiate.

La mamma di Lele, intravedendo un barlume di speranza, contatta “Fedelissimi 1961“, un gruppo storico di ultras doriani, i quali, insieme alla società Sampdoria si mobilitano per aiutare il tifoso in difficoltà.
Durante Sampdoria-Udinese disputata ieri infatti è stato esposto in Gradinata uno striscione dedicato al proprio compagno di tifo e, iniziativa ancora più importante, tutto il pubblico presente a Marassi si è reso protagonista, in accordo con la società, di un video da mandare e far ascoltare a Gabriele in cui il coro principale è forte ed uno solo: “Forza Lele“.

In un momento abbastanza buio per il calcio italiano e soprattutto di tensione nei rapporti tra società calcistiche e tifo organizzato questa storia riconcilia con quelli che sono i valori che entrambi i mondi dovrebbero sempre portare avanti, l’unione e l’amicizia.
La speranza è che Gabriele, che chissà quante volte si sarà svegliato all’alba con la sciarpa al collo per seguire la Sampdoria, possa svegliarsi ancora una volta grazie al popolo blucerchiato, per scrivere così il lieto fine ad una storia triste ma commovente. Forza Lele!

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Andrea Parisotto