16 anni ancora da compiere e già due “caps” in Lega Pro all’attivo. In un’Italia sempre più “paese per vecchi”, Daniele Guglielmi, difensore classe 1998 in forza al Barletta Calcio, rappresenta una piccola eccezione: ieri pomeriggio mister Nevio Orlandi l’ha lanciato dal 1′ nella vittoria interna dei pugliesi, la prima in stagione, contro l’Ascoli (1-0, rete di D’Errico su rigore) e lui ha risposto presente.
Concentrato dopo la comprensibile emozione iniziale, disciplinato tatticamente, pulito nei passaggi, capace di soffrire contro un Gandelli in palla sulla corsia, il difensore proveniente dalle giovanili del Bari ha anche conquistato i primi applausi dalle tribune del Cosimo Puttilli, merce davvero rara di questi tempi che vedono il Barletta quartultimo con 14 punti all’attivo dopo 19 partite del girone B.
Capofila di una serie di giovani che la Prima Divisione “anomala” di quest’anno, priva di retrocessioni, non si esime dal lanciare, Daniele il campo lo aveva già assaporato l’8 dicembre, subentrando nei secondi finali del pareggio per 1-1 del Barletta al Ceravolo contro il Catanzaro, stadio storico per il calcio italiano. Sarà il tempo a dirci dove potrà arrivare il giovane difensore. Intanto per Guglielmi resta una grande gioia, comunicata anche sul proprio profilo Facebook: “Non poteva iniziare meglio questo 2014..esordio da titolare. Barletta-Ascoli 1-0“.
In dote gli restano l’emozione e lo score, con i suoi 15 anni, 11 mesi e 26 giorni, di uno degli esordienti più giovani della categoria. 15 anni, 11 mesi e 11 giorni li aveva Valery Bojinov l’11 gennaio 2004, quando vide per la prima volta le porte della Serie A con la maglia del Lecce contro l’Udinese, anche se ad oggi nella massima serie pare intoccabile il record di Amedeo Amadei, debuttante con la Roma contro la Fiorentina il 2 maggio 1937 a 15 anni, 9 mesi e 6 giorni.
Numeri che la Lega Pro di questi tempi, improntata alla “green (intesa come linea verde) economy” per esigenze anagrafiche ma in particolare economiche, assapora sempre con maggiore costanza: basti pensare ai tanti neo-maggiorenni che si stanno affacciando alle porte del calcio “pro”, come Kalombo (1995) della Nocerina, il coetaneo Schiavon della Paganese o ancora il portiere Fontanelli, classe 1996 che veste la maglia del Viareggio. Questi dati trovano ulteriore conferma anche nel girone A di Prima Divisione, dove giovani come Zanini (1994, Pavia) e Moreo (1996, Albinoleffe) si fanno alfieri di una gioventù che in Italia tende sempre a declinarsi meno come tale.
In attesa che la fiducia nei giovani si confermi nella prossima stagione, dove tornerà a farsi vivo lo spauracchio della retrocessione, e non si mostri un’estemporaneità all’italiana, per Guglielmi e i suoi coetanei, parafrasando Ligabue, rimane una certezza: il meglio deve ancora venire.