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Categorie: Cultura News

La street art surrealista dei polacchi Etam Cru

Published by
Martina Amantis

Metropoli come gallerie d’arte a cielo aperto. Visioni oniriche, che sembravano appartenere ad un mondo sotterraneo, animano le facciate dei palazzoni di periferia. Finestre aperte che proiettano sulla città colori e forme inedite, come una leggera brezza di primavera che spazza via il grigiore, le tinte spente e tristi. La cultura contemporanea scopre i writers e il loro modo di concepire l’arte controcorrente, ne apprezza la spontaneità comunicativa e ne fa tesoro comune, designandoli come guru creativi per le generazioni del nuovo millennio.

Dal misterioso Bansky al premiato Blu, i vecchi topi della notte ora disegnano e colorano alla luce del sole, partecipano ai contest più prestigiosi, organizzano mostre collettive e personali mantenendo sempre quell’alone di mistero che fa parte del DNA più autentico di chi è nato e cresciuto per la strada con solo una busta di plastica piena di bombolette spray e scarpe sporche di tinta.

A livello di stimoli e tendenze, l’Europa della street art va ormai di pari passo con l’America – madre patria dell’universo graffiti – grazie all’estro e al talento di tantissimi street artist, come i due giovani polacchi Bezt e Sainer che dall’Accademia d’Arte di Lodz hanno iniziato a collaborare insieme nella crew Etam Cru. Etam, come chi nel freddo paese dell’Est non è interessato a qualcosa, soprattutto alle critiche. Liberi come il loro personale modo di concepire la creazione artistica, che non deve veicolare un messaggio universale comandato, ma essere come uno specchio dove ognuno può veder riflesse le proprie risposte e ispirazioni.

Non amano le etichette i due writers e a chi descrive il loro stile come un mix di surrealismo e grottesco, con attenzione particolare al realismo anatomico risaltato dai colori brillanti, rispondono di essere semplicemente dei pittori e di non amare troppi giri di parole. Rimane il fatto che il loro murales più famoso Moonshine a Richmond (USA) è stato inserito al terzo posto nella classifica 2013 delle migliori opere di street art secondo Buzzfeed.com e ogni personaggio, ogni scenario estrapolato dalla loro mente, viene rimodellato sul muro come se le quattro mani si unissero in un’unica entità.

Le tonalità preferite sono quelle più accecanti, le superfici sono alterate dal blu acceso, dal verde fluo, dal rosso sangue vivo. Le immagini sono immense e il lavoro di preparazione e realizzazione non semplice; ma gli Etam Cru sono esperti, forgiati da anni di esperienza personale e come crew. Il risultato è unico, dall’impatto visivo forte e coinvolgente. E per chi ancora possa trovare appropriato il binomio street art/vandalismo, ci penserà la potenza delle immagini a smentirlo.

Moonshine (Richmond, USA)
Madame Chicken (Lodz, Polonia)
Traphouse (Lodz, Polonia)
Bang! (Lodz, Polonia)
Makao (Halle, Germania)
Removal (Kazan, Russia)
Surprise (Sofia, Bulgaria)
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Martina Amantis