Mickey Mouse, Topolino per gli italiani, diventa, ancora una volta, un’opera d’arte, grazie all’artista inglese Damien Hirst, esponente del movimento degli YBAs, Young British Artists, l’artista divenuto famoso soprattutto per le opere che prevedevano l’esposizione di animali morti e immersi nella formaldeide, che portarono a numerose polemiche con il mondo degli animalisti.
La stessa Disney ha contattato Hirst per proporgli un’opera basata sul topo più famoso del mondo e l’artista ha realizzato un dipinto – vernice su tela di 1829 x 1054 millimetri – intitolato semplicemente Mickey. Hirst si è ispirato ad una sua serie di opere da lui composte, i celebri Spot paintings, dipinti formati da file di cerchi colorati. L’iconografia classica di Topolino ben si ispira infatti allo stile di Hirst il quale ne ha sezionato l’immagine puntando sulle forme circolari delle parti di cui è composto.
La Disney continua a portare avanti la filosofia del suo fondatore, Walt Disney infatti ha sempre creduto nel potere dell’arte, contattando lui stesso i grandi artisti dell’epoca affinché creassero opere ispirate al suo personaggio più celebre. La collaborazione più famosa in questo senso fu quella con Salvator Dalì, i due geni insieme crearono un cortometraggio nel 1954 intitolato Destino.
Dopo Dalì fu il turno della Pop art: alla fine degli anni ’50 Roy Lichtenstein inserì nelle sue opere diversi personaggi dei cartoni animati, tra i quali le creature Disney Topolino e Paperino, mentre Andy Warhol nel 1981 fece comparire Mickey Maus nei suoi Miti, la celeberrima serie di quadri ispirati a personaggi famosi.
Anche lo svedese Claes Oldenburg si è ispirato al personaggio disneyano per le sue opere, con il Mouse Museum ha creato una sala intera con le fattezze di Mickey Mouse. Bansky, nome famoso della street art, ha invece utilizzato l’immagine di Topolino in un modo nuovo ed inaspettato, affiancandolo a quella di Ronald Mc Donald’s con finalità satiriche.
Il dipinto di Hirst sarà esposto in una mostra dall’8 al 13 febbraio, dopodiché sarà venduto all’asta Post-War and Contemporary Art, alle 19:00 del giorno 13, da Christie’s a Londra e i proventi saranno destinati all’associazione Kids Company, impegnata nell’aiuto di bambini e adolescenti in difficoltà, che lo stesso Hirst sostiene da oltre sei anni.
Topolino, da sempre paladino dei bambini, è stato preso come simbolo della lotta a sostegno dei minori per rappresentare il perfetto connubio tra gli eroi dei bambini e le potenzialità dell’arte.
In occasione della presentazione dell’opera Camila Batmanghelidjh, fondatrice e Chief Executive di Kids Company, ha affermato:
“I bambini maltrattati soffrono spesso di solitudine. Essendo vittime, perdono energia e forza. Nei personaggi dei cartoni come Topolino, loro trovano un amico, un senso di protezione e la speranza che un giorno scomparirà il dolore che hanno dovuto sopportare. Damien Hirst è stato un autentico eroe per i bambini della Kids Company. Ha mobilitato risorse per aiutare a migliorare la vita di questi bambini, offrendo loro un futuro più luminoso”
Hirst ha esternato il vero spirito dell’opera commentando: “Topolino rappresenta la felicità e la gioia dell’essere bambini, e io ho ricondotto le sue forme a degli elementi base con pochi cerchi colorati. Spero che il pubblico ami quest’opera, perché è istantaneamente riconoscibile: Topolino è un’icona popolare universale”.