Piemonte, nullo il voto del 2010

Secondo un primissima lettura del dispositivo, il Tar ha accolto il ricorso presentato dall’ex governatrice piemontese, Mercedes Bresso, avverso al risultato delle Regionali del 2010, che avevano visto vincere, al fotofinish, il leghista Roberto Cota.

A questo punto sembrerebbe non essere escluso un ritorno alle urne per la prossima primavera.
A finire nel mirino della Bresso era stato il voto del 2010, condizionato, anche secondo i giudici, dalla presenza della lista i Pensionati per Cota. Secondo una sentenza della Corte di Cassazione, la presentazione della lista fu viziata da irregolarità tali da portare alla condanna a due anni e otto mesi del suo capofila, Michele Giovine. L’apporto dei Pensionati alla causa del governatore leghista fu fondamentale. La lista raccolse infatti 27 mila preferenze, e Cota la spuntò per soli 9 mila voti.

In attesa delle motivazioni del Tar, che accogliendo il ricorso ha ovviamente annullato l’atto di proclamazione degli eletti, ai consiglieri regionali può restare solo la strada del ricorso al Consiglio di Stato.

Seppure in ritardo è stata fatta giustizia – ha detto l’ex presidente della Regione -. La sentenza è immediatamente esecutiva; anche se ci sarà il ricorso, riusciremo a andare al voto insieme alle amministrative e alle europee. Sono contenta soprattutto per il Piemonte, perché gira pagina“.

Poi la Bresso ha aggiunto: “Una vittoria che dimostra quello che solo Cota e Giovine non avevano ancora capito: che le elezioni sono state truccate. Ora la giunta Cota non esiste più“.

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