“Poche parole, molte azioni. Un buono sport garantirebbe grande risparmio al servizio sanitario nazionale e sarebbe un volano per l’economia. Per l’attività fisica usiamo le colline, i laghi, le montagne e le pianure: l’Italia ha vantaggi climatici importanti”. Parole chiare quelle del commissario tecnico della nazionale di pallavolo maschile Mauro Berruto che ha avuto dal Presidente del Consiglio l’incarico di presiedere “Destinazione Sport”, un progetto che ha l’obiettivo di avvicinare il mondo dello sport e il Governo, mettendo a punto una legge quadro dedicata all’attività sportiva nel nostro paese.
Un compito non facile spetterà quindi a Berruto: dare all’Italia una cultura sportiva che manca da troppo tempo o forse semplicemente non è mai esistita. La sfida è ardua ma i precedenti sportivi dell’allenatore torinese fanno pensare che qualcosa di buono si possa concretizzare sotto la sua gestione.
Essendo un uomo che crede molto nel lavoro e nell’allenamento, Berruto è riuscito a levarsi diverse soddisfazioni nella sua carriera. Guida gli azzurri da dicembre 2010 e in tre anni la nazionale ha conquistato ben cinque medaglie tra Olimpiadi, Europei, World League e Grand Champions Cup. All’attivo manca ancora la medaglia dal metallo più prezioso. Ha rivelato infatti che sarebbe un sogno vincerla alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016 ma prima c’è un mondiale da disputare in casa che potrebbe essere un trampolino di lancio verso il Brasile.
Sempre che il contratto del ct, in scadenza quest’anno, venga rinnovato. Sarebbe un clamoroso errore che potrebbe penalizzarci sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista umano, vista la caratura del nostro Mauro Berruto.