Il termine “motore di ricerca” è considerato molto spesso sinonimo di “Google”, anche cercandone un parallelismo via web tutti i più illustri dizionari riportano come prima alternativa il nome del colosso di “Mountain View”. Il termine “search engine” però ha sicuramente un connotato più ampio, si tratta di un sistema automatico che indicizza i contenuti web in base al loro grado di rilevanza, e oltre a “Google” ne esistono moltissimi altri esempi: “Yahoo”, “Bing”, “ABC Italia” per citare solo alcuni fra i più popolari.
La vera svolta nel mondo delle ricerche in rete è rappresentata però dal sistema “Jelly”. Nato dal genio di Biz Stone, co-inventore e co-fondatore di Twitter, “Jelly” è una piattaforma di ricerca sociale bastata su un sistema di “domanda e risposta” che consente agli utenti di pubblicare post sulle pagine delle più importanti community online.
Un sistema compatibile sia con Android che con iOS di Apple che consente di effettuare le proprie ricerche attraverso la pagina ufficiale di Twitter. Tutti gli utenti muniti di smartphone o tablet potranno postare nella community immagini e video rappresentanti qualcosa che non conoscono e attendere la risposta da parte degli stessi follower che ne fanno parte. Per esempio se si fotografa una specie animale esotica, sarà possibile pubblicare la foto direttamente nel “gruppo sociale” ed aspettare un parere da parte di uno degli iscritti.
“Jelly è un nuovo modo di ricerca facile e divertente. La nostra società è più collegata che mai, ci sono miliardi di persone che utilizzano i social network ed i dispositivi mobile”, recita un post di Biz Stone sul blog ufficiale di Twitter. Stone non è però il primo fra i “padri” del social network ad aver proposto qualcosa di innovativo nel mondo del web; Evans Wiliams ha creato ad esempio “Medio” strumento per la pubblicazione online.