Fabio Graziano, poliziotto di 32 anni, il 7 settembre scorso è stato travolto da un furgone, che procedeva contromano lungo la Riviera di Chiaia, a Napoli, e da quel giorno non si è più svegliato.
Dopo il fatale impatto, ha avuto solo la forza di chiedere aiuto, poi si è accasciato al suolo e non ha più ripreso conoscenza. Ora, è in coma, vegliato premurosamente dalla moglie, Paola Volpe, all’ospedale di San Giovanni Rotondo – Casa Sollievo della Sofferenza, per poter ricevere le cure migliori.
Fabio è stato sempre circondato da tanto amore. Anche il suo cantante preferito, Ligabue, si è mobilitato per lui, inviandogli un mp3 con delle dediche speciali. Paola spera sempre di poter un giorno tornare a sentire la voce o ad incrociare lo sguardo di Fabio e ha voluto condividere questa sua speranza attraverso una pagina facebook “Fabio tutto ha un senso”.
Dopo quattro mesi, per Fabio sembra essersi riaccesa la speranza di una vita al di fuori delle mura di un ospedale, ma questa chance potrebbe arrivare a costare 97mila euro, una cifra per cui chi lo ama è disposto anche a vendere “pezzi di sé”.
Il drammatico appello per raccogliere i soldi necessari alle cure mediche nel centro specializzato di Innsbruck è stato scritto dalla moglie Paola sulla pagina facebook dedicata al marito:
“Giuro che farò di tutto per portarlo ad Innsbruck, sono pronta a vendere pezzi del mio corpo, lui non esiterebbe per me, senza un rene si vive, ma senza aria no e Fabio è la mia aria“.
Paola non si tira indietro neanche davanti alla possibilità di donare parte del suo corpo pur di offrire una vita migliore al suo unico e immenso amore. La maratona per mettere insieme i soldi necessari per il ricovero di almeno 6 mesi nel centro neuroriabilitativo migliore d’Europa è diventata un tam tam su facebook, perché tanti hanno capito che per avere davvero senso questa storia, l’unico modo è far tornare alla vita Fabio.