“Dispiace iniziare il 2014 con questa sconfitta, nel primo tempo abbiamo fatto qualcosa in più degli avversari. Mancano i miei gol? Fa piacere che inizino a segnare anche altri calciatori, ho 36 anni e non fa bene nemmeno all’Udinese. Vedremo a giugno. Attaccato ingiustamente in questi mesi? Sono qui da dieci anni e sto bene con la mia famiglia, ma devo pensare anche all’Udinese e ai tifosi che meritano di lasciarsi alle spalle questo periodo. Ho fatto più gol delle cene che ho fatto con mia moglie. Già ho preso la mia decisione, ne ho parlato con il mio procuratore e la mia famiglia. La società poi lo saprà, ma a giugno smetterò di giocare“
Come se non bastasse la sconfitta per 3-1 subita contro il Verona, a Udine il messaggio del suo capitano Antonio Di Natale affonda ancor più il morale di una squadra e di una tifoseria che sta vivendo uno dei momenti più brutti degli ultimi anni.
Le sue parole fanno tenerezza, c’è tutta l’amarezza di un grande campione che vede la squadra che l’ha reso grande in difficoltà. In questi anni all’Udinese ha dato tanto trascurando molto la famiglia, come lui stesso ammette, ed è giunto il momento per lui di pensare alla sfera personale. Chissà poi che il suo ritiro non venga posticipato di qualche mese, magari fino ai primi di Luglio, per un un ultimo viaggio da grande campione in Brasile con la maglia della Nazionale sulle spalle. Sarebbe la giusta conclusione per la carriera di un grande del nostro calcio.