Neanche per il 6 gennaio le prenotazioni lasciano prevedere un miglioramento delle condizioni o un minimo riscatto di questo periodo veramente magro per il turismo italiano. Che la crisi si sarebbe fatta sentire durante queste vacanze era più o meno chiaro a tutti ma la situazione in buona parte d’Italia è quasi disastrosa.
Il primo a parlare sul tema è stato Andrea Camesasca, vicepresidente degli albergatori e presidente della Camera di Commercio di Como. La provincia comasca segna infatti un calo di presenze nell’ordine del 2%, ma Camesasca ci tiene a sottolineare che anche nel 2013 appena passato la situazione economica legata al turismo della zona era stata salvata dai visitatori stranieri, in particolare tedeschi, americani e francesi. Il dato che lascia invece molto amaro in bocca è quello delle presenze italiane sul lago di Como, in passività del 9% rispetto al 2012.
Ancor più sconfortante la testimonianza di Americo Pilati, presidente di Federalberghi Savona. Sulla riviera ligure è passato, in quanto a numero di turisti, un Natale da dimenticare, con un calo delle presenze del 20%. Pilati continua dicendo che una delle cause è sicuramente rappresentata dai diffusi tagli di entrate alle aziende di promozione turistica locali che, con meno soldi, non riescono a pubblicizzare adeguatamente le iniziative in corso e non basta più il solo quadretto del mare d’inverno.
Meno triste Claudia Lolli, sindaco di Sanremo che conferma la pessima performance natalizia, ma evidenzia che il 67% degli alberghi sanremesi hanno registrato il tutto esaurito per Capodanno, un dato buono pur trattandosi di turismo “mordi e fuggi”.
Queste vacanze sono state però portatrici di fortuna per il comune di Pinzolo e la celebre frazione Madonna di Campiglio che hanno registrato record assoluti di presenze. Il sindaco Walter Bonomi ha assistito al natale col maggior numero di skipass mai emessi nella storia, quasi 30.000, anche grazie alla skiarea recentemente inaugurata, la più grande del Trentino con 150 km di piste.
Anche gli alberghi non si sono potuti lamentare in quanto tra Pinzolo e Campiglio il 25 e il 31 dicembre è stato segnato il tutto esaurito nella totalità delle strutture ricettive locali.
Scendendo dalle nuvole e tornando alla situazione più generalizzata nel Paese, però, durante queste vacanze gli albergatori sono stati salvati dalle presenze straniere pari al 30% del totale. Proprio queste ultime hanno ammortizzato le diminuzioni di italiani presenti.
Per l’Epifania è prevista una riduzione del 15% di turisti italiani (dati Federalberghi). Tra tutti quelli che si metteranno in viaggio il 95% resterà in Italia e il 90% non pernotterà più di una notte.