Qualche settimana fa, il neo comandante dei vigili urbani di Roma aveva lanciato una provocazione ai cittadini: se riscontrate irregolarità al codice stradale, inviate le segnalazioni all’account Twitter della Polizia Municipale. La proposta non è caduta nel vuoto, infatti sono arrivate centinaia di segnalazioni, spesso con annessa foto, di auto in doppia fila, parcheggi in divieto di sosta e varie altre infrazioni.
La notizia del successo dell’iniziativa è stata data dallo stesso Raffaele Clemente, proprio attraverso Twitter.
I vigili si armano di twitter. Arrivano le prime multe “social”: http://t.co/wUVsNW0Lue
— Raffaele Clemente (@raffaeleclement) 29 Dicembre 2013
Una nuova arma per i vigili urbani di Roma, diventati le prime forze dell’ordine “social” della storia. Va precisato, a seguito della polemica dei sindacati, che le targhe visualizzabili nelle foto non possono essere utilizzate per perseguire il trasgressore, a causa di evidenti motivi di privacy, ma possono essere utilizzate solo per stabilire in quale zona è a rischio la viabilità.
Anche il Codacons non si è dimostrato favorevole all’iniziativa, definita “fumo negli occhi, un palliativo per chi non ha voglia di lavorare”. Il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori si riferisce al fatto che le strade della città sono quasi tutte piene di irregolarità al codice stradale, dunque non era necessaria questa operazione mediatica per aumentare l’emissione di multe.
Sembra immune alle polemiche il comandante Clemente, che continua ad aggiornare quotidianamente il bilancio delle sanzioni inflitte grazie alle “segnalazioni social“, ovviamente attraverso il suo account personale Twitter:
Su segnalazione dei cittadini dal 16 al 23 i vigili hanno eseguito 24 4 rimozioni e montato 280 ganasce nelle aree pedonali desl 1 municipio
— Raffaele Clemente (@raffaeleclement) 30 Dicembre 2013
Ha invece lodato l’iniziativa il sindaco di Roma Ignazio Marino, che ha dichiarato: “Il comandante sta cercando di rendere molto più efficiente il lavoro della polizia locale, che è una risorsa straordinaria e importantissima per la nostra città”.
Comunque la si pensi sulle “multe social“, non si può giudicare l’iniziativa in maniera completamente negativa: una volta tanto, l’Italia si dimostra un paese al passo con i tempi, tecnologico e innovativo.