Nuova operazione nella notte per Michael Schumacher. I medici francesi hanno approfittato di “un miglioramento transitorio delle condizioni del paziente” per sottoporlo, intorno alle 22 di ieri sera, ad un nuovo delicato intervento chirurgico per ridurre la pressione intracranica sul 7 volte campione del mondo di Formula 1”. Michael Schumacher è stato sottoposto ad una craniectomia, ovvero gli è stata rimossa una parte della calotta cranica. L’intervento, abituale in situazioni di questo genere, è stato effettuato domenica dal neurochirurgo Stephan Chabardes, mentre l’intervento di ieri sera per l’asportazione di un grosso ematoma subdurale nella parte sinistra della testa è stato condotto dal primario di neurochirurgia, Emmanuel Gay. I medici iniziano, seppur timidamente, a nutrire maggiore ottimismo rispetto alle prime ore dall’incidente avvenuto domenica sulle nevi francesi di Grenoble e che ha provocato un forte trauma cranico.
“Michael Schumacher sta leggermente meglio ma non è ancora fuori pericolo”, le parole dell’équipe medica che ha in cura il campione tedesco. “Ieri sera alle 22 Schumacher ha subito un secondo intervento durato due ore per assorbire un ematoma sul lato sinistro del cervello per ridurre la pressione intracranica. Eliminato l’ematoma, è stato applicato un dispositivo per ridurre la pressione endocranica”. I dottori non si sbilanciano anche se sono “meravigliati dai miglioramenti rispetto a ieri e l’operazione ci ha fatto guadagnare del tempo”. Nel cranio di Schumacher “ci sono ancora ematomi che non sono accessibili rispetto a quello assorbito ieri sera e la situazione resta grave e fragile”. Un quadro clinico che, dunque, sembra essersi maggiormente stabilizzato, ma non da poter portare i medici a dichiarare che il pilota di Formula 1 sia fuori pericolo. “Le ore che verranno saranno cruciali. Lo stato resta fragile, si tratta di una situazione che noi definiamo critica”, la conclusione dei medici al termine dell’ultimo aggiornamento medico delle 11 di questa mattina.
Il direttore dell’ospedale di Grenoble ha messo in guardia sul fatto che “il quadro clinico resta estremamente mutevole, perché il danno cerebrale è esteso e deve essere monitorato di ora in ora”. Tuttavia, ha affermato che “non ci sono segni di un ulteriore peggioramento”. La decisione di sottoporre Schumacher ad un secondo intervento chirurgico “è stata presa di comune accordo con la famiglia: il secondo intervento, non previsto all’inizio, è stato effettuato sulla base dei segni di miglioramento cerebrale, che ci hanno sorpreso”. Una battaglia “non ancora vinta”, ma traspare un pò “meno preoccupazione”, anche perché ci sono ancora diversi ematomi, “alcuni non accessibili” e che sono costantemente tenuti sotto controllo. “Per il momento, in queste condizioni, sarebbe molto pericoloso trasferirlo, poi si deciderà”. Lo stato di ipotermia e il coma artificiale dureranno tutto il tempo “che riterremo opportuno”.
Il cammino resta, dunque, “lunghissimo” e per ora è impossibile fare previsioni sul futuro clinico di Michael Schumacher. “Se ci saranno novità vi informeremo subito, ma vi chiedo di ridurre la pressione sui medici curanti e sulla famiglia”, la raccomandazione finale del professor Gerard Saillant, medico e amico dei Schumacher, al termine della conferenza stampa di questa mattina a Grenoble.
Intanto proseguono gli accertamenti per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente di domenica sulle nevi francesi. L’edizione online di The Times, citando una fonte vicina agli investigatori, rivela che Schumi stava sciando a una velocità tra i 60 e 100 km all’ora quando è caduto battendo la testa. Il casco lo avrebbe protetto, ma non in modo sufficiente e, quindi per evitargli il forte trauma cranico.