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I concerti del 2013 dell’Italia che canta: la classifica di Bloglive

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Marika Porto

Il 2013 è stato un anno fiorente per la musica dal vivo: con il ritorno all’attivo di molti artisti nostrani, si sono popolati gli stadi e i palazzetti, con cifre record di incassi. Il tutto in controtendenza con il periodo storico che l’Italia sta attraversando negli ultimi anni. La cosa che più inorgoglisce gli italiani è il numero sempre più consistente di artisti internazionali che fanno tappa nel Bel Paese, sintomo di come la buona musica sia sempre apprezzata e, soprattutto, coccolata.

Dieci sono gli artisti che la redazione di Cultura Bloglive ha pensato di rilevare tra tutti quelli che si sono alternati sui palcoscenici d’Italia da Gennaio a Dicembre del 2013. Scorriamo la Top Ten dei concerti del 2013 fino alla prima posizione.

10: PAUL MCCARTNEY
Il Macca è arrivato all’Arena di Verona il 25 giugno 2013 con il suo Out There! Tour 2013 all’inizio di quella che è stata l’estate più folle a livello metereologico. Un concerto-evento che ha segnato l’Arena di Verona, sold out pochi minuti dopo la messa in vendita dei biglietti, in modo indelebile: una scaletta con pochi lavori di Sir McCartney da solista, insieme a indimenticabili brani dei Beatles la cui presenza non era per niente scontata. Ricco, invece, il programma dei brani incisi con i Wings, band emersa subito dopo la fine della band di Liverpool. L’intimità che ha instaurato da subito con il pubblico sono stati, di certo, fattori che gli hanno permesso l’ingresso meritato nella top ten.

9. JOVANOTTI
Non si può scegliere una sola data, perché un’impresa come portare il Backup tour negli stadi italiani è già, di per sé, un ottimo motivo per far entrare Cherubini in classifica. Il tour del riepilogo di una carriera che è ancora in divenire, uno show nello show dove si balla, si canta e ci si diverte anche senza conoscere nessuna canzone. Jovanotti è questo: un connubio eccezionale di musica, umanità e divertimento, senza scadere nel ridicolo. E’ nato per stare su quel palco e si vede, è un animale da palcoscenico e tanti suoi colleghi dovrebbero prenderne esempio.

8. MAX GAZZE’
La rivelazione di quest’anno. La sua partecipazione a Sanremo lo ha reso molto più popolare ed esteso ad un pubblico più vasto, uscendo dagli schemi e ottenendo un consenso popolare: il Sotto casa tour ha fatto cifre record in tutte le tappe che hanno segnato da nord a sud l’Italia. Uno spettacolo coinvolgente, con uno stravolgimento quasi totale delle sonorità dei brani, una chiave totalmente nuova che esula dalla versione registrata dell’album omonimo.

7. PATTI SMITH
Come da ormai tradizione, anche quest’anno Patti Smith, la Sacerdotessa del rock, è tornata in Italia. Il suo attaccamento al nostro Paese è palpabile: ben cinque le tappe che l’hanno vista coinvolta nelle arene e nei teatri di maggior prestigio nostrani.
Un’affinità che si nota anche nelle diverse variazioni che ha compiuto ad ogni tappa: a Milano, per esempio, è stato un tuffo nel passato, grazie alla reinterpretazione dell’album Horses del 1976. Merita un posto di spicco in questa classifica, proprio per la sua umiltà e semplicità.

6. NEGRAMARO
Una storia semplice tour ha portato Giuliano Sangiorgi e la sua band sul tetto d’Italia. Un concerto da godere fino alla fine, con musica, qualche video proiettato e tante, tante poesie. Oltre ai nuovi successi, ampio spazio ai singoli storici come Mentre tutto scorre. E’ il tour del decennale di carriera, il tour che conclude un periodo eccezionale. Il frontman dei Negramaro non si è risparmiato ed ha continuato oltre le due ore del concerto a godersi il pubblico in delirio. Si confermano, ancora una volta, una delle band italiane più apprezzate in tour, grazie ai sold out di tutte le date.

5. MAX PEZZALI
Vent’anni di carriera, invece, sono passati per Max Pezzali dall’esordio con gli 883. Il tour e ogni singola tappa sono stati indirizzati alla memoria dei fans vecchi e nuovi che si sono susseguite di generazione in generazione: non sono mancati i tocchi vintage grazie al lancio dei deca con la faccia del cantante, segno di come certe generazioni non muoiono mai.
Uno show che è stato apprezzato molti mesi prima: il riscontro del pubblico è stato eccezionale e il cantante, unico.

4. LIGABUE
All’Arena di Verona, Liga ha dato il meglio di sé: è andato contro il tempaccio ed ha cantato ogni singola canzone con un’intensità da brividi. Tanti i brani in scaletta tratti dai suoi album precedenti, fino a concludere il tutto con Il sale della terra che ha dominato le classifiche dell’intero autunno 2013. La sua forza è l’empatia con il pubblico, che cantava così forte da non riuscire a far sentire nettamente la voce del cantante. Un concerto del genere fa di Ligabue uno degli artisti più amati dagli italiani.

Il podio si apre con tre grandissimi arrivi internazionali, tre icone della musica mondiale che hanno fatto scalo nel nostro paese regalando emozioni indescrivibili.

3. DEPECHE MODE
Il 18 luglio 2013 non sarà facilmente dimenticabile per molti milanesi ed italiani, in genere: i Depeche Mode arrivano in Italia per una delle due date programmate nel nostro Paese. Il palco è molto semplice, fa apprezzare le piccole sfumature come il caldo sofferto dalla band e i dettagli che non si riescono a vedere da tutti i punti dello stadio Meazza, pieno in ogni ordine di posto. Dave Gahan mostra di essere un ottimo frontman e un grande intrattenitore, valendo da solo l’intero prezzo del biglietto.

2. BRUCE SPRINGSTEEN
Ogni concerto è uno spettacolo: la tappa di Milano è stata sublime grazie alla sua capacità di essere un eterno ragazzo. Non si può non arrendersi di fronte alla maestria del Boss, che da solo fa da presentatore, cantante e chitarrista. E’ un artista poliedrico e sul palco ha dato il meglio di sé. Indimenticabile il suo show, tre ore e mezza di puro piacere senza mai scendere nel monotono.
Il suo repertorio, poi, parla da sé: merita la medaglia d’argento proprio per il suo essere inarrestabile.

1. MUSE
La tappa allo Stadio Olimpico di Roma è stata indimenticabile anche per la band, tanto che Bellamy ha deciso di montarne un film che è andato in proiezione a novembre 2013. Il palco è stato spettacolare: sei ciminiere che sbuffavano dal palco, simbolo di come il tour sia Unsustainable, insieme a luci strobo, fuochi e un impianto acustico eccezionale: nulla è andato storto e tutto è andato per il meglio. Non mancano i riferimenti alla politica e all’economia, come l’esplosione di banconote dal palcoscenico, lanciate sul parterre che conteneva una parte degli oltre 60.000 cuori provenienti da tutta Italia. Un tributo perfetto a una band che ha fatto degli stadi la propria casa.

[Credits photo: Getty Images]

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Marika Porto