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Categorie: Cronaca News

Antartide, elicottero cinese per recuperare i passeggeri intrappolati

Published by
Giulia Papapicco

Le buone notizie sembrano essersi dissolte nuovamente per i 74 passeggeri della nave che dalla vigilia di Natale è bloccata in una delle zone più inesplorate e dagli scenari unici, l’Antartide. Già da ieri lo scetticismo regnava sovrano e in effetti la nave russa Akademik Shokalskiy, bloccata da ghiacci che superano i tre metri di profondità, resta bloccata a causa delle peggiorate condizioni meteo. Ieri il Ministro degli Esteri russo aveva comunicato che dalla nave cinese Snow Dragon, sarebbe partito un elicottero se la visibilità fosse migliorata.

Il maltempo è la causa dei ritardi nei soccorsi e del problema che ha costretto anche la nave australiana Aurora Australis a interrompere i soccorsi, come qualche giorno prima erano stati costrette a fare le due rompighiaccio cinese e francese. E Lisa Martin, la portavoce dell’Autorità australiana per la sicurezza marittima Amsa, fa sapere che venti fino a 30 nodi e acquazzoni di neve flagellano l’area in cui la nave russa è incagliata.

Si sperava davvero che questa fosse una buona notizia con cui iniziare il 2014, ma i passeggeri saranno costretti a salutare il vecchio anno nella prigionia dei ghiacciai, dopo le speranze volatilizzatesi a causa della scarsa visibilità e della profondità dei ghiacci che hanno impedito anche i soccorsi australiani. Nel frattempo il clima a bordo delle due navi sembra rilassato, tanto che su Twitter comunicano sia il capitano della nave russa, sia il ricercatore italiano Francesco D’Alessio, a bordo dell’Aurora Australis, insieme ad altri tre studiosi italiani.

Ma sono proprio le parole di D’Alessio che non sembrano incentivare l’ottimismo: “Nelle attuali condizioni meteo l’elicottero cinese non può prendere il volo. Sono al vaglio possibili opzioni. Saranno i comandanti delle tre navi che, in funzione delle condizioni meteo e della posizione che riusciranno a raggiungere, decideranno quale sarà la soluzione più sicura da adottare” ha dichiarato all’ANSA.

Una situazione imprevedibile, pronta a cambiare forma come i ghiacci che custodiscono le rotte delle navi incagliate.

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Giulia Papapicco