I vecchi “trucchetti” della nonna per capire quando un alimento è andato a male e quando, invece, è ancora commestibile saranno presto inutili, grazie a un dispositivo di ultima generazione che in un futuro prossimo sarà disponibile su tutti gli smartphone. Si tratta di un piccolissimo spettrometro agli infrarossi, che è in grado di determinare la qualità del cibo che si sta per ingerire.
Lo sviluppo di questo device ha avuto tempistiche particolarmente lunghe, a causa delle dimensioni estremamente ridotte che gli ideatori hanno fortemente ricercato. Il motivo è semplice: è fondamentale che possa essere inserito all’interno di uno smartphone. In questo modo sarà infatti possibile sfruttare al massimo le potenzialità del dispositivo, che si potrà portare dietro ovunque e sarà connesso a una App studiata appositamente per ricevere i risultati dell’indagine sugli alimenti.
Il funzionamento di questo oggetto, all’apparenza fantascientifico, è in realtà abbastanza “semplice”: lo spettrometro analizza la luce della sostanza presa in esame e attraverso questa è in grado di determinare la presenza di gas o liquidi. Attraverso una adeguata calibrazione, è poi in grado di giudicare se la fuoriuscita di un fluido significa che quel cibo è andato a male o è troppo maturo. Il tutto verrà segnalato al consumatore, attraverso la App, nel giro di pochi secondi.
La notizia dello sviluppo di questo spettrometro, ideato e prodotto dagli scienziati dell’Università di Dresda, ha aperto a molteplici scenari: si pensa di utilizzarlo nel campo della sicurezza, vista la capacità di rilevare rapidamente tracce di droga o esplosivi negli aeroporti, o in campo medico, per determinare, ad esempio, il livello di zuccheri nel sangue dei malati di diabete.
Per ora non è ancora chiaro quando verrà messo sul mercato, probabilmente tra più di un anno. Ciò che è sicuro è che rappresenterà una vera e propria rivoluzione nella vita di tutti noi, l’ennesima dimostrazione di come la tecnologia e l’alimentazione siano estremamente compatibili.