Un 2013 da incorniciare quello del Real Madrid: niente Cristiano Ronaldo stavolta o cifre da capogiro che ruotano al mondo del calcio delle Merengues. 12 giocatori, un coach cresciuto in casa, Pablo Laso, un record dal sapore speciale che continua ad arricchirsi.
Madrid è la nuova capitale del basket europeo: 25 successi in 25 partite ufficiali. Da qualche settimana era stato prima eguagliato e poi superato il primato fatto registrare da Pedro Ferrándiz nel 1960-61: l’allenatore spagnolo, dal 2007 nella Hall of Fame del basket mondiale, uno dei maestri della pallacanestro europea, si era fermato a quota 23 W consecutive. Ma ai nuovi eroi in canotta bianca tutto questo non bastava.
Il Real Madrid voleva festeggiare nel migliore dei modi e l’occasione voluta dal destino pareva fin troppo ghiotta. Ultima partita di questo 2013, il Clasico contro il Barcellona, replica della Supercoppa Spagnola già conquistata dagli uomini di Laso: davanti ai 15mila infervorati del Palacio de Deportes de la Comunidad de Madrid, i padroni di casa impartiscono una nuova severa lezione alla squadra rivale e toccano quota 25 partite vinte di fila.
Imbattuta in campionato, 13 vittorie su 13 partite, come in Eurolega, la squadra di Madrid non sembra conoscere la parola sconfitta. Dopo la beffa nell’ultima finale di Eurolega contro l’Olympiacos, il Real ha iniziato questa nuova stagione con l’obiettivo di vincere tutto. Una squadra perfetta, un organico che potrebbe farsi valere anche nelle desolate lande della ormai perduta Eastern Conference della Nba.
Mirotic, Rodriguez, Llull, Reyes, Bourousis solo per citare alcuni dei membri di questa Armata Invincibile che sta segnando la storia del basket moderno. Per una volta è il Real Madrid Baloncesto a prendere i titoli di copertina. Il calcio in parte oscurato dalle imprese fatte registrare da questa corazzata della palla a spicchi. Alla guida della spedizione verso la gloria non può che esserci Fernandez, per tutti Rudy, talento straordinario, inquietudine da vendere.
Una parentesi Nba mal sfruttata: Rudy non ha mai accettato il ruolo da specialista, comprimario di lusso, riservatogli oltre Oceano. Uno sguardo malinconico, da genio incompreso, il ritorno definitivo in Spagna la scorsa stagione e il palcoscenico cestistico europeo ritrova una delle sue stelle più splendenti.
Il nuovo anno vedrà il Real Madrid impegnato all’inseguimento di nuovi traguardi, la storia deve essere riscritta, e il record delle 25 di fila potrebbe essere solo il preludio ad un trionfo assoluto. In ballo il 32esimo titolo spagnolo, ma soprattutto la nona Eurolega. Mai come quest’anno gli spagnoli cercheranno di omaggiare la propria gloriosa tradizione europea, inseguendo un successo iridato che manca dal ’95, quando la squadra allora allenata da Obradovic riuscì ad imporsi sui greci dell’Olympiacos.
Il vento è calmo al momento, la flotta sembra sufficientemente tranquilla. Riuscirà nell’impresa o gli dei del basket, notoriamente dispettosi, fermeranno la spedizione di questo Real Madrid da record?