Le principali società di recruiting in questo periodo analizzano l’anno che si sta per concludere e ci forniscono un un riassunto di quelle che sono state le professioni più richieste dell’anno, ipotizzando quali saranno invece le tendenze per il prossimo.
Anche se il 2013 si sta chiudendo con un tasso di disoccupazione medio del 12.5%, alcune professioni non hanno subito un calo nelle richieste ma, anzi, hanno visto aumentare la ricerca di tali posizioni da parte delle aziende, a causa di specifiche tendenze di mercato o grazie all’introduzione e all’utilizzo di nuove tecnologie. Sembra proprio legata a questo aspetto la classifica stilata da Michael Page per i lavori più richiesti nel 2013.
Tra le professioni più ricercate troviamo l’export manager. Questa figura è di fondamentale importanza per le aziende che decidono di aprirsi ai mercati esteri e ampliare il proprio business, proprio attraverso un esperto nella transizione. Nella maggior parte dei casi, i risultati sono molto favorevoli e la forte richiesta di questa professione si può intuire osservando i dati sulle esportazioni, positivi anche per quest’anno, a conferma del valore del prodotto made in Italy, in Europa e nel Mondo.
Il profilo dell’export manager è caratterizzato da una profonda conoscenza del territorio di cui si occupa, quindi la conoscenza di almeno una lingua straniera tra quelle europee e preferibilmente anche la conoscenza di una lingua extra-europea, in base all’area geografica di competenza. In genere questa figura professionale ha già maturato 4/5 anni di esperienza lavorativa, in modo da aver acquisito una forte esperienza commerciale a livello internazionale. Questo livello di esperienza si traduce anche nella capacità di interpretare il mercato per individuare i trend futuri, aspetto molto importante per aggredire i nuovi mercati emergenti.
Per quanto riguarda il top management, nella classifica di Michael Page, troviamo anche il risk manager, che ha la funzione di identificare e mitigare il rischio operativo dei processi bancari in modo tale da evitare perdite derivanti dall’inadeguatezza o da disfunzioni interne; abbiamo poi il direttore Vendite e il direttore Risorse Umane, due profili da sempre fondamentali a livello direzionale. Infine troviamo il Chief Technology Officer o CTO, che, grazie al suo background tecnico, ha il compito di individuare le migliori tecnologie adatte alla propria azienda, affinchè siano sempre efficienti ed operative.
Tra le nuove professioni del mondo digital risalta la presenza del community manager. Questa nuova professione nasce dal bisogno delle aziende di creare un profilo e una reputazione anche online, non solo su un sito istituzionale ma anche e soprattutto attraverso i social network, o un blog aziendale. Il community manager coordina l’immagine aziendale online e sviluppa delle nuove strategie di comunicazione; spesso viene a contatto con i clienti e questo rende la funzione molto delicata: sbagliare il posizionamento online o rovinare la brand reputation potrebbe creare situazioni spiacevoli per l’azienda.
Passando invece a figure intermedie, come quadri e impiegati, si nota come caratteristica comune una forte specializzazione. Per questo ai primi posti troviamo progettisti meccanici ed elettronici, buyer specializzati nel settore oil & gas, segretarie altamente specializzate, soprattutto rivolte al front-office, che conoscano molte lingue e abbiano una profonda conoscenza di un’area specifica, come, ad esempio, quella legale.
Infine troviamo la categoria degli sviluppatori web e di appicazioni mobile, molto richiesti negli ultimi anni grazie al forte aumento della diffusione di dispositivi mobili, e il conseguente interesse delle aziende a essere presenti e raggiungibili da questi device tramite app o siti web ottimizzati per la versione mobile.
Presumibilmente le figure più richieste nel 2014 rimarranno le stesse, con l’aggiunta di alcune professioni legate a nuovi business intrapresi dalle aziende e nuove tendenze di mercato, come ad esempio l’e-commerce manager. Questa figura vedrà crescere la sua presenza nelle aziende italiane, che sono sempre più attente al mondo online e stanno incrementando l’utilizzo di questo canale di vendita.
La figura dell’e-commerce manager possiede una solida esperienza nel mondo web e la capacità strategica per riuscire nella definizione ed implementazione di un canale di vendita complementare a quelli tradizionali, che raggiunga gli obiettivi di fatturato richiesti dall’azienda. Inoltre deve avere buone competenze a livello commerciale e capacità nella gestione logistica, fondamentale nelle vendite online.
Infine, tra le professioni emergenti, è d’obbligo segnalare la fortissima richiesta della figura del lean manager, che ha il compito di ottimizzare i processi ed eliminare gli sprechi analizzando le attività giornaliere dei dipendenti e i progetti passati.
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