Il primo è stato Jovanotti, quando con la sua Serenata Rap faceva innamorare generazioni di persone, oppure insieme alla sua Non m’annoio dava tempo e ritmo. Uno stile che si pensava non potesse essere imitato né ripreso, in quanto il modo di fare di Cherubini è unico nel suo genere.
Poi sono arrivati gli anni 2000 e con essi un carico di giovani con la voglia di raccontare alla gente ciò che succede ben oltre gli schermi e le riviste patinate: erano i tempi degli Applausi per Fibra e di storie Dentro una scatola; ancora il rap non aveva superato i confini delle case degli amatori del genere, restando troppo chiuso a una cerchia di persone e mai a livelli del pop. Il rap veniva visto come una moda americana, qualcosa che in Italia poteva essere solo imitazione e mai corrente controcorrente.
Il boom si è avuto negli ultimi anni: ragazzi provenienti da più parti d’Italia, sono riusciti a farsi conoscere tramite il passaparola dei fans e tramite piccoli concerti nei pub e nelle piazze, accumunati dalla voglia di urlare a gran voce ciò che succede dove i telegiornali e le riviste non arrivano. E’ il periodo di Emis Killa, Baby K, Nesli e Club Dogo, ogni singolo un tormentone, ogni ritornello una strofa che rimane a martellare in testa.
Il 2013 è, però, l’anno del rap e della sua definitiva consacrazione: gli album dei rapper arrivano tutti nella top 10, lasciandosi dietro le spalle album di artisti abituati alle prime posizioni e che hanno ottenuto un flop negli ultimi 365 giorni.
I trainatori sono dei ragazzi che, conosciuti al grande pubblico tramite modi e tempi diversi, hanno conquistato un variegato pubblico con canzoni orecchiabili diventate colonne sonore di estati intere al pari di artisti abituati a uno stile musicale più nazional-popolare: Moreno Donadoni e Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia, hanno dominato le classifiche di qualsiasi tipo. Il primo, con il suo album Stecca uscito subito dopo Amici, ha letteralmente sbaragliato la concorrenza: rappresenta il bravo ragazzo, colui che ha creduto fino alla fine ai suoi sogni e ha fatto sì che tutto si realizzasse; il secondo, invece, è un artista travolgente e spietato così come un vero rapper deve essere: nel suo album Sign. Brainwash – L’arte di accontentare ha spopolato, grazie anche a singoli come Cigno Nero in duetto con un’altra artista emergente, Francesca Michielin e all’irriverente Alfonso Signorini (eroe nazionale), diventate colonne sonore dell’estate.
Questi due artisti sono riusciti ad arrivare dove altri non sono arrivati: dominare la classifica più prestigiosa della scena musicale italiana: entrambi gli interpreti hanno conseguito recentemente dalla FIMI la certificazione per il doppio disco di platino ciascuno per il rispettivo album, corrispondenti a più di 120.000 copie vendute, che per un periodo di profonda crisi musicale è una cifra considerevole. Sono riusciti a far meglio anche di Fabri Fibra che ha una carriera alle spalle molto più lunga con ben sette album all’attivo e che, con Guerra e Pace, uscito nei primi mesi di quest’anno, si è fermato al disco d’oro.
Il perché di questo successo lo rivela proprio Fedez a Repubblica: “Il rap colma un vuoto di comunicazione. Soprattutto coi giovanissimi”. Potrebbe essere un difetto e non un vanto avere solo ragazzini al seguito e non un pubblico adulto, ma è proprio nell’adolescenza, il periodo più critico, che i giovani si affidano a dei simboli e a degli idoli: non importa quanto grandi e quanto patinata possa essere la loro copertina dell’album, ma quanto grande è il valore che esprimono nei loro testi e nelle loro espressioni.
Il sorpasso del genere rap sul pop non poteva essere ignorato dai maggiori organizzatori degli spettacoli musicali più importanti, guardando già all’anno che verrà. Fabio Fazio ha ingaggiato, infatti, alcuni rapper per competere a Sanremo: Frankie Hi Nrg e l’emergente ma già popolarissimo sul web Rocco Hunt gareggeranno rispettivamente per i Big e per i giovani.
Ma il 2014 ha tutte le carte in regola per essere l’anno dei record: negli ultimi mesi è emersa sempre più forte la voce di Clementino e di Jake La Furia, che proveranno a bissare i successi dei loro predecessori pluripremiati.