Non era un attentato terroristico né il gesto di un folle: ieri mattina Attilio Maggiulli, 67 anni, si è schiantato contro i cancelli dell’Eliseo, a Parigi, di proposito. Doveva essere un gesto di protesta contro i tagli alla cultura previsti dal governo francese, che avrebbero pregiudicato anche il teatro di cui Maggiulli è direttore.
La velocità della Peugeot era ridotta e l’uomo non ha riportato ferite gravi, sebbene sia stato trasportato comunque all’ospedale Georges Pompidou per accertamenti. È stato estratto in stato di incoscienza dalla vettura, ma le condizioni non erano gravi. Subito dopo gli accertamenti, è stato fermato dalle forze dell’ordine.
La polizia, intervenuta per fermarlo, fa sapere che Maggiulli avrebbe agito “per denunciare la mancanza di fondi” che preme sul suo teatro: La Comédie italienne è uno storico teatro di Montparnasse, specializzato in cultura italiana e attivo dal 1974. L’impresa teatrale, appoggiata tra gli altri anche da Giorgio Strehler e Italo Calvino, versava da tempo in difficoltà: diversi anni fa, l’attore e regista aveva venduto alcuni costumi donati dal Piccolo Teatro e dalla Scala per pubblicare una Supplica del povero Arlecchino rivolta a Jaques Chirac e Lionel Jospin, accompagnato da uno sciopero della fame in attesa della risposta. Lo sciopero terminò con l’arrivo di fondi da alcuni sponsor toccati dalla vicenda, ma a quanto pare non sono bastati.
Nel 2009 Maggiulli fece girare una petizione per salvare l’unico teatro italiano in Francia, firmata da importanti nomi quali Juliette Binoche, Renzo Piano, Michel Piccoli, Daniel Pennac, Fabrice Lucchini e tanti altri.
L’altro ieri, in un ennesimo tentativo di attirare l’attenzione, nei pressi dell’Hotel Marigny il direttore aveva tirato fuori dalla sua auto un arlecchino, maschera simbolicamente italo-francese, e l’aveva cosparsa d’alcol per dargli fuoco; nel frattempo, lanciava per strada volantini per denunciare i tagli delle sovvenzioni al suo teatro.