Sembrerebbe un regolamento di conti quello a causa del quale hanno perso la vita Enrico Baria, un carpentiere di 30 anni, ed Andrea Fruzzetti, 23 anni compiuti proprio il giorno di Natale. I due, entrambi originari di Montingnoso, sono stati coinvolti in una lite a cui ha preso parte anche un 21enne di Massa Carrara, sospettato di aver sferrato le coltellate fatali.
La tragedia ha avuto luogo verso le quattro di mattina. Andrea Fruzzetti e gli amici si erano ritrovati in un circolo del centro storico per scambiarsi gli auguri di Natale e festeggiare i 23 anni di Andrea. La tensione è però salita quando nel locale è entrato un altro gruppo di ragazzi: i nuovi avventori non sono graditi, così vengono fatti uscire. Ma neanche loro gradiscono il gesto dal momento che, quando Andrea e gli amici escono dal locale, loro sono ancora lì. Nasce una disputa sempre più violenta, fino a quando un ragazzo 21enne tira fuori un pugnale e ferisce a morte Fruzzetti. Nel parapiglia generale restano gravemente feriti altri giovani, fra cui Enrico Baria sarà il solo a non farcela.
Dunque l’assassino non era solo: è stato spalleggiato da una vera e propria gang, che l’avrebbe protetto durante l’attacco e poi aiutato a fuggire. Il ragazzo aveva trovato rifugio presso casa della sorella, a Pontremoli, quando la polizia l’ha arrestato. Tutt’ora si trova in stato di fermo presso il comando provinciale dell’Arma di Massa-Carrara.
Ed è proprio la pista della faida quella che sta seguendo il sostituto procuratore Rossella Soffio, collegando il duplice omicidio agli episodi di violenza avvenuti a Cinquale, a Marina ed al Villaggio Castagnara.
A novembre quest’ultimo fu il teatro di una vera e propria “spedizione punitiva”, in cui un gruppo di ragazzi si era avventato contro il gruppo avversario armato di mazze da baseball e spranghe. Da lì in poi è stata un’escalation di violenza, fino ad arrivare al triste esito della notte scorsa. Ma già a Cinquale, si è sfiorata la tragedia il 22 dicembre scorso, con un ferito grave ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Carrara con la pleura perforata.