Natale in marcia per i radicali, che chiedono “l’amnistia, la giustizia, la libertà“. La manifestazione è giunta alla sua terza edizione e ha visto la partecipazione del ministro Bonino, di Marco Pannella, e di una serie organizzazioni che si occupano di carcerati, oltre alle sigle sindacali della polizia penitenziaria, i cappellani, alcuni esponenti politici, il sindaco di Roma Ignazio Marino e quello di Milano Giuliano Pisapia.
Ma come segno di vicinanza è arrivata anche una lettera della presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini che ha scritto: “Quello dell’impegno della Camera dei deputati sullo stato delle carceri italiane è un impegno che fin dal giorno del mio insediamento ho voluto indicare come assolutamente prioritario per rimuovere le condizioni disumane e degradanti in cui sono costretti a vivere migliaia di detenuti“.
Dopo il monito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario, che potrebbe costare all’Italia una multa salata da parte dell’Ue, proponendo l’amnistia e l’indulto, la terza marcia organizzata dai radicali italiani mira a sbloccare la discussione in Parlamento. Discussione non più procastinabile vista la situazione di estremo degrado che vivono i detenuti. A fronte di una capienza di 37 mila persone infatti, l’Italia conta una popolazione carceraria di 65 mila detenuti.
Il deputato di Scelta civica Mario Marazziti spiega la sua partecipazione alla marcia dei radicali motivandola così: “Il 67% di recidive dopo avere scontato tutta la pena denuncia da solo il fatto che il sistema è alla bancarotta e che un sistema ‘carcerocentrico’ ammette da solo di non avere una idea di futuro e nessun progetto per il disagio sociale e la riabilitazione“.
Il problema, tuttavia, non riguarda solo il carcere ma anche i processi pendendenti che affollano i tribunali italiani e che ogni giorno vanno in prescrizione. 500 procedimenti, tra civili e penali, di cui nessuno si assume la responsabilità politica.
La manifestazione è iniziata alle 10.00 da San Pietro, con il raduno dei marciatori partito dalle 9.30 da piazza Pia, all’inizio di via della Conciliazione, per arrivare davanti alla sede del governo a Palazzo Chigi, con tappe intermedie davanti al carcere di Regina Coeli, al ministero della Giustizia, al Senato e alla Camera dei Deputati.