“Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, la pillola va giù…” Mary Poppins la sapeva lunga sull’assuefazione da zucchero. Per far sballare il cervello, infatti, ne basta solo un misero cucchiaino, ed il gioco è fatto.
Eric Stice dell’Oregon research institute ha condotto una ricerca circa la colpevolezza dello zucchero che fa smuovere e ribollire i sensi del piacere, collocati nel cervello, sino a far abbuffare le persone per pura e semplice golosità.
“Abbiamo condotto molte ricerche sulla prevenzione dell’obesità e il concetto ormai chiarito da molti studi, non solo da questo, è che più mangi zucchero, più ne vuoi consumare sempre di più come fosse una droga. Per la capacità di attivare i centri neurali del piacere e di indurci alle abbuffate lo zucchero fa un lavoro di gran lunga migliore dei grassi” spiega Stice.
Così il professore e i suoi collaboratori hanno condotto un esperimento su 100 ragazzi: hanno offerto loro un delizioso frappé al cioccolato, a chi più ricco di grassi e a chi più saturo di zuccheri. I ricercatori monitoravano il cervello dei 100 giovani, il risultato? “ancora, ancora e ancora”. Questo era quello che il cervello, lo stomaco e la gola dei ragazzi col frappé al cioccolato più zuccherato della ricerca, chiedeva. Ebbene, il frappé più efficace nello smuovere i centri del piacere era quello ricco di zuccheri e non quello ricco di grassi.
Col suo sapore dolce, lo zucchero ci fa mangiare troppo sino a incombere in rischi seri, come il diabete o l’obesità. Lo zucchero, in qualsiasi dose assunta, viene recepito dai sensi del piacere come una droga. Va quindi assunto in quantità limitate per non rimetterci la pelle.