Il 2013 è l’anno dei viaggi low cost: con 250 euro, quasi la metà degli italiani riuscirà ad arrangiare un viaggio breve e rilassante verso le mete più disparate. Stando all’ultimo sondaggio di Confesercenti gli italiani sono disposti a tirare la cinghia e a lesinare su regali o viaggi, che comunque dovranno essere assicurati.
È infatti saltato fuori che quasi la metà degli italiani che non hanno intenzione di rinunciare ad un viaggio natalizio riuscirà a godersi comunque quei pochi giorni di relax incastrati tra le feste, grazie al boom di mini-vacanze dal budget ridotto: il 42% degli intervistati dichiara di avere intenzione di spendere non più di 250 euro per un breve stacco di qualche giorno dalla vita quotidiana. Insomma per lo più partenze low cost.
La percentuale di chi è disposto a concedersi qualcosa in più, invece, è in calo rispetto all’anno scorso: dal 25% al 21% per chi ha intenzione di spendere tra i 251 e i 500 euro, dal 18% del 2012 al 15% di quest’anno per chi è disposto a pagarne tra 500 e i 750, dall’11% al 4% per chi si spinge tra i 751 e i 1000 euro. Coloro che, invece, possono permettersi viaggi da più di 1000 euro sono circa il 18%, ma anche questo dato è in calo rispetto al 2012, del 3%.
Chi parte? Nove milioni e mezzo di italiani. Un po’ meno (per la precisione il 2%) rispetto all’anno scorso, ma comunque una buona fetta di popolazione, circa il 20% della popolazione adulta.
Sono soprattutto i giovani a muoversi: capodanno nelle capitali europee continua ad essere un’alternativa allettante per chi è disposto ad arrangiarsi con alloggi magari un po’ scomodi, ma in compenso molto meno cari; inoltre, prenotando per tempo, si riesce a cavarsela con budget spesso molto limitati. Quasi la metà dei viaggiatori natalizi (il 44%) ha meno di 34 anni.
Più si va avanti con l’età, invece, più pare venga voglia di passare le feste in famiglia (39%) o con partner e amici (26%).
Chi invece resta a casa, e perché? Ovviamente, la maggior parte degli italiani (il 36%) non parte a causa della crisi. La buona notizia è che, seppure di poco, è un dato in diminuzione, dato che l’anno scorso a non partire è stato il 39% della popolazione.
Il 17% degli italiani invece resta a casa semplicemente perché non ha voglia di partire; il 14% perché preferisce partire durante altri periodi dell’anno; il 7%, infine, non si sposta perché non glielo permettono le ferie.
Perché si parte? Il 47% dei viaggiatori parte per rilassarsi. Gli italiani sono stanchi e difatti cala anche la percentuale di chi parte per cercare evasioni ed avventure (dal 31% si passa al 28%); in compenso, raddoppia quella di chi cerca mete culturali, considerando che si è passati dall’8% al 17%.
Sarà bene sapere infine che una piccola percentuale di italiani (il 3%) si metterà in viaggio anche per cercare l’amore.
Dove si va? Con un budget così limitato, le città d’arte superano in appetibilità le villeggiature di montagna (30%, contro il 33% per le prime); al secondo posto, con poco scarto, ci sono mare e campagna (11% per il primo contro il 12% per la seconda); infine, il 7% degli italiani si metterà in viaggio verso località termali.
Ovviamente le villeggiature all’estero sono appannaggio di una ristretta minoranza. Eccezion fatta per le capitali europee, la maggior parte degli italiani non varcherà il confine, ma questo non può fare che bene al nostro Paese.