“A te, se sei rimasto con Harry fin proprio alla fine” è l’ultima parte della dedica di J. K Rowling posta sull’ultimo capitolo della fortunata saga del mago con gli occhiali da lei creata, che ha riservato ai suoi fan.
Sembra però che la fine definitiva di Harry Potter non sia ancora arrivata, perché la Rowling continua a regalare agli HP addicted sorprese a chi non si rassegna all’idea di non avere più notizie sulle avventure del proprio beniamino.
Dopo sette libri, 450 milioni di copie, tre spin-off, otto film più uno in fase di elaborazione ispirato a Gli animali fantastici: dove trovarli, diversi videogiochi e un parco tematico, Harry Potter arriva anche a teatro. La notizia è stata ufficializzata da J.K. Rowling attraverso la sua pagina facebook.
Il teatro è senza dubbio il media più idoneo a rappresentare le emozioni più intime grazie alla sua immediatezza e al suo originario valore catartico, ha la capacità di arrivare dritto al cuore. Per questo il progetto della Rowling non prevede un semplice riadattamento teatrale della sua opera, ma si focalizza su un aspetto sempre evocato, ma mai analizzato pienamente: l’infanzia di Harry Potter, prima della scoperta del mondo magico.
“Cosa ha significato essere il ragazzo che viveva nel ripostiglio nel sottoscala?” è la domanda che si è posta J K Rowling, prima di mettere le mani su questo nuovo progetto, lo spettacolo prenderà le mosse dal periodo “babbano” di Harry, esplorando la parte meno conosciuta della sua vita, quando era un bambino, un orfano che ignorava il grande potere celato dentro di sé.
Dell’infanzia di Harry al n. 4 di Privet Drive, vissuta con i perfidi zii, si parla soprattutto all’inizio del primo libro, Harry Potter e la pietra filosofale, e viene rievocata attraverso i ricordi del protagonista in tutta la serie dei libri, in modo sempre più sporadico.
Il passato di Harry, anche se mai narrato completamente, è un nodo fondamentale della saga, perché ne definisce il carattere, forgiato da un’infanzia difficile all’insegna della solitudine e dell’emarginazione, della difficoltà di convivere con la propria diversità che diventerà, in seguito, scoperta di unicità. Caratteristica che rende le avventure di Harry Potter, oltre che una saga fantasy, innanzitutto un romanzo di formazione, come ha dichiarato la Rowling “questa piece teatrale offrirà uno sguardo unico all’interno del cuore e della mente dell’ormai leggendario giovane stregone”.
Dopo le innumerevoli proposte ricevute per trasformare Harry Potter in un’opera tetrale, la Rowling ha finalmente trovato le persone giuste: i produttori teatrali Sonia Friedman e Colin Callender con i quali collaborerà alla scrittura della piece.
“Negli anni, mi è stato chiesto innumerevoli volte di portare Harry Potter a teatro, ma la visione di Sonia e Colin è stata la prima che ha davvero avuto un senso ai miei occhi. Ha la sensibilità, l’approccio intimista e intenso appropriato a una versione teatrale di Harry. Dopo un anno di gestazione è emozionante vedere che il progetto è entrato in questa nuova fase. Ringrazio anche la Warner Bros per il continuo supporto al progetto”.
Il progetto sarà sviluppato a partire dal 2014, ancora non ci sono le date degli spettacoli e la Rowling sta ancora cercando il regista e l’attore che impersonerà Harry Potter, nel ruolo che al cinema ha reso famoso Daniel Radcliffe, in fan sono in trepidazione per scoprire chi darà nuova vita al maghetto con gli occhiali.