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Categorie: Economia News

Ue, la direttiva antifumo mette al bando i pacchetti da dieci

Published by
Matteo Sacchi

L’Unione Europea ha approvato un sostanziale irrigidimento delle regole antifumo valide per tutti i paesi membri: via i pacchetti da dieci, aumento della porzione di confezione occupata dalle avvertenze mediche ed entro il 2019 abolizione di tutti gli additivi e gli aromi che renderebbero più gradevole il fumo.

Una direttiva antifumo rivolta soprattutto ai giovani, che secondo una ricerca sarebbero i maggiori acquirenti del “pacchetto piccolo” visto che all’atto dell’acquisto costa meno e contiene una quantità di sigarette più che sufficiente per un ragazzo non ancora fumatore accanito. I pacchetti contenenti dieci sigarette sono inoltre la tipologia di prodotto che invoglia di più i giovani ad iniziare a fumare visto che, come ogni fumatore avrà provato agli inizi, si nascondono meglio dagli occhi dei genitori. Sarà dunque vietata la vendita e sanzionato l’acquisto di confezioni contenenti meno di venti sigarette.
Altra scelta che ispirata ai giovani è quella di imporre la cessazione della produzione di sigarette contenenti aromi come il mentolo, che renderebbero più gradevole l’aspirazione del fumo e sicuramente più attraenti commercialmente le sigarette.

Ma la direttiva non riguarda solo i ragazzi: le case produttrici dovranno, a partire da subito, predisporre i pacchetti in modo da lasciare libero il 65% della loro superficie per i messaggi medici antifumo, che dovranno tra le altre cose essere collocati sulla parte superiore della confezione, per essere visibili anche dallo scaffale del tabaccaio. I messaggi saranno inoltre corredati da immagini che mostrino i molteplici danni materiali a cui il fumo porta.

Sul nodo delle sigarette elettroniche l’Europarlamento preferisce invece non sbilanciarsi: starà infatti a ogni stato decidere se esse siano derivati del tabacco e quindi vietarle oppure classificarle come farmaco che aiuta a smettere di fumare. L’Italia sembra attestarsi sul primo fronte in quanto, oltre all’aumento sconsiderato delle accise sul fumo elettronico che hanno portato al fallimento moltissimi negozi, ha vietato le e-cig in tutti i luoghi pubblici, compresi mezzi di trasporto e uffici.

Published by
Matteo Sacchi