Quello dei biosensori è un campo della ricerca scientifica ancora nuovo ma in costante sviluppo. Un nuovo modello di tale tecnologia medica è stato progettato dai ricercatori della University of California a Santa Barbara.
Il MEDIC, acronimo di microfluidica rivelatore elettrochimico per in vivo monitoraggio continuo, è il primo biosensore che ha la capacità di monitorare in maniera continuativa la saturazione dei farmaci nel sangue. Questa strumentazione permetterebbe ai medici di determinare in modo più preciso, rapido e personalizzato in base al paziente, il giusto dosaggio per un farmaco sensibile.
Mentre, come afferma il ricercatore Brian Scott Ferguson, le strategie di dosaggio della droga sulla base di modelli farmaco-cinetici con parametri fisiologici quali il sesso, la massa, o superficie corporea spesso non riescono a catturare clinicamente importante variabilità tra paziente e paziente, questo nuovo tipo di biosensore sarebbe molto più efficace nell’individuare il dosaggio ad personam di determinati farmaci, in modo da impedire errori o complicazioni nel paziente.
In via teorica il piccolo biosensore potrebbe essere collegato a una sonda ed essere inserito in una vena. La sonda consisterebbe in una molecola chiamata aptamero, collegata a un elettrodo d’oro.
MEDIC è stato sperimentato solo su ratti o su sangue simulato. Negli animali i ricercatori hanno rilevato due particolari tipi di farmaci: la doxorubicina, un farmaco antitumorale, e la kanamicina, un antibiotico. Test sugli uomini ancora non ne sono stati compiuti, ma se gli esperimenti sui topi andranno per la maggior parte a buon fine questo nuovo tipo di biosensore non sarebbe che un aiuto in più a medici e pazienti, affinchè commettano meno errori i primi e non abusino di farmaci i secondi.
[Fonti: mobihealthnews.com; Flickr]