Cosa hanno in comune l’obiettivo fotografico e la musica rock? Un libro, Rock in camera e un solo ed unico nome, quello del fotografo professionista Luciano Viti, specializzato negli scatti e ritratti di artisti, band e musicisti di ogni genere musicale, dal jazz al rock al blues e al pop. Nella sua lunga carriera, ben trent’anni di lavoro, ha avuto l’opportunità di collaborare con molte case discografiche come la CBS, la Sony, l’RCA, la BMG, la WEA, la Polygram e la Virgin, almeno 100 sue foto sono state utilizzate per le cover di dischi e cd di star della musica come Jeff Beck, Neil Young, Eric Clapton e Bee Gees, e altre sue artistiche immagini sono state pubblicate su alcune delle più importanti testate nazionali ed internazionali tra le quali Time, The Guardian, New York Times, Panorama, L’Espresso, Rolling Stone, Rock & Folk e il Mucchio Selvaggio.
Rock in camera è un libro edito da Postcart, che racconta la storia della musica attraverso l’occhio della fotocamera, alcune volte in bianco e nero, altre volte a colori, su un set fotografico, sul palco di qualche teatro, palazzetto o stadio, di ogni città del mondo, come Roma, Milano oppure Londra. Dalle pagine di quest’opera letteraria, ad esempio, ecco fuoriuscire i volti di Bob Dylan, Keith Richards e Mick Jagger, immortalati esattamente per come sono realmente e anche per quello che rappresentano in quanto gente di spettacolo.
Infine, in Rock in camera la fotografia esalta la mitologia di un artista, di un musicista, considerato vera e propria icona dello star-system, quasi una sorta di divinità onirica da non smettere di idolatrare con passione, seppur rappresentata nella sua massima semplicità.
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