Che i nostri fedeli amici a quattro zampe possano capire le nostre emozioni è evidente. Nei momenti di tristezza, di allegria, di incertezza, la fraterna zampa di “fido” è sempre li, pronta a dare supporto e sostegno al proprio amato padrone.
E secondo una ricerca della Abertay University di Dundee, nel Regno Unito, in un futuro neanche troppo lontano i cani arriveranno addirittura a prevedere il comportamento umano. Questo grazie alla convivenza per migliaia di anni a fianco degli uomini.
In base a questa ricerca la previsione dell’agire umano da parte dei cani sarebbe un’abilità innata, non dipendente da nessun tipo di addestramento e che aumenterebbe di generazione in generazione in quanto lo sviluppo cognitivo di un cane risiede nel suo DNA, che si trasmette, proprio come negli uomini, dai genitori ai figli.
La dimostrazione di come non sia l’addestramento a influenzare o meno la risposta di un cane ai comandi dell’uomo è stata data tramite un esperimento compiuto da Chiara Cunningham e la sua collega Mari Ramos. Attraverso il monitoraggio di 24 cani, sia addestrati che di canile, le due ricercatrici hanno dimostrato come a comandi inespressi di persone, come quello di puntare verso un luogo in cui si voleva far spostare l’animale, non vi era nessuna differenza di reazione fra i cani istruiti e quelli non ammaestrati.
Secondo la Cunningham poi questa capacità canina di prevedere il comportamento dei propri “partner sociali” sarà in continuo miglioramento. Tanto più che in base a una ricerca della Emory University il livello di sensibilità di un cane è molto simile a quello di un bambino umano.
Arriveremo quindi in futuro ad avere un fedele compagno a quattro zampe che non solo saprà percepire alla perfezione ogni nostro stato d’animo, ma sarà anche in grado, anche solo attraverso uno sguardo o un gesto con la mano, di prevedere le nostre azioni.