Il miglior tennista italiano, quello con più talento anche se accompagnato da una buona dose di sregolatezza, si dà al calcio. E domenica debutterà nel Taggia, club ligure iscritto nel torneo di Promozione, girone A. Fabio Fognini, mai come quest’anno, ha fatto parlare il campo aggiudicandosi consecutivamente due dei tornei del circuito maggiore, Stoccarda ed Amburgo. Due settimane d’oro per il tennista ligure, che ha continuato l’anno ad alti livelli, fino a scalare il ranking Atp, arrampicandosi fino alla soglia dei top ten, precisamente alla posizione numero 16. Ed è proprio questo il numero di maglia giallorossa del club che ha deciso di indossare per il suo debutto nel calcio, ultima del girone di andata del Taggia, domenica. Non si tratta di una partita poco importante, visto che il team ligure, attualmente la seconda posizione con 28 punti (ad una sola lunghezza dalla capolista Ventimiglia) affronterà la Carlin’s Boys.
Fognini, in queste settimane di vacanza per il tennis mondiale, riabbraccerà la sua amata terra rossa, il Taggia infatti gioca le partite casalinghe non sull’erba dei campi di calcio, ma proprio sulla terra battuta. “Vuol dire che volerò” ha dichiarato il 26enne numero uno del tennis italiano, annunciando di aver già parlato con il mister, Amedeo Di Latte, e che seguirà i primi minuti del match dalla panchina. Si definisce una mezzapunta alla Hamsik, “con rispetto parlando”. Ha deciso di darsi al calcio “perché mio padre segue tutte le domeniche le partite del Taggia che annovera fra le sue fila diversi miei amici di infanzia. In questi giorni sono a casa ad allenarmi in vista della prossima stagione e mi hanno chiesto di giocare. Sarà una bella esperienza”.
Non è il primo sportivo di altre discipline che si cimenta con il pallone da calcio. Nel 2011, l’attuale numero uno del tennis mondiale, Rafa Nadal, firmo per l’Inter Manacor, club della sua città natale. Il Re dei velocisti, il giamaicano Usain Bolt, lo scorso agosto ha coronato un suo sogno, giocando in amichevole fra le fila del Manchester United all’Old Trafford contro il Siviglia.
Per Fognini si tratterà di un’unica partita sperando che il pienone dello stadio, previsto il soldout, 500 spettatori, non lo faccia emozionare troppo.
Oltre al tennis di casa nostra, anche quello internazionale è attraversato da novità importanti. Ieri, Re Roger Federer ha svolto un allenamento con il campione svedese degli anni ’80 Stefan Edberg. Quest’ultimo, al termine dell’allenamento, ha dichiarato che allenerebbe volentieri il campione elvetico per aiutarlo a risalire la classifica e magari tornare al numero uno. Se questo cambio di coach dovesse andare in porto, gli appassionati del serve and volley sarebbero catapultati indietro di anni. Perché, è notizia di pochi giorni fa, della scelta del serbo Nole Djokovic di affidarsi alle cure di “bum, bum”, Boris Becker per scalzare il mancino di Manacor dalla vetta della classifica Atp. In campo è chiaro andrebbero Roger e Nole, ma sugli spalti – magari a Wimbledon – l’incontro-scontro sarebbe fra Stefan e Boris, protagonisti di ben 3 finali consecutive nel tempio del tennis londinese dal 1988 al 1990, due a uno le vittorie per lo svedese. A Federer e Djokovic il compito di proseguire queste epiche battaglie sui campi da tennis.