Dalla capitale della Nuova Zelanda – Wellington – il celebre regista James Cameron ha annunciato che si gireranno ben tre sequel del pluripremiato film Avatar e le riprese saranno ambientate adattando il paesaggio proprio della terra dei Maori.
James Cameron vuole continuare a collezionare successi e incassi record: è doveroso ricordare che i primi due film con box office stellari sono proprio due sue creature : il primo è Avatar con 2.78 miliardi di dollari, il secondo è Titanic.
Calcando la scia del successo ottenuto, è stato siglato un accordo con le autorità neozelandesi che hanno acconsentito al finanziamento del progetto fino al 25% del budget totale, iniziando con un 15% con l’aggiunta di un team specializzato in effetti speciali, la locale Weta Digital, che proprio per gli effetti speciali del primo Avatar si era aggiudicata il premio Oscar in quella categoria.
Il tutto nasce da un connubio idilliaco instauratosi tra il regista e la Nuova Zelanda, perché lo stesso Cameron ha affermato che nonostante ci siano imprese canadesi o statunitensi, la migliore collaborazione è stata proprio con i neozelandesi perché hanno “una marcia in più”. Il motivo è da riscontrarsi nella voglia di riscatto e di avere visibilità espresse dalle autorità di Stato che attraverso la voce del premier John Key che ha dichiarato :“Dobbiamo essere molto di piu’ che il Paese delle costolette d’agnello e degli All Blacks”.
Già nel 2010 la Nuova Zelanda ha avuto l’onore di essere il set di un altro grande kolossal quale la trilogia de “Il Signore degli Anelli” ed oggi di “Lo Hobbit” – che attualmente è ai vertici di incassi per questo periodo ai botteghini – , anche se non sono mancate le polemiche ambientaliste e concessioni date per le location con meccanismi un po’ oscuri e che hanno dato da parlare.
Nonostante ciò il sodalizio tra Avatar e la Nuova Zelanda è forte, così come lo è la curiosità da parte del pubblico di capire come verranno portati avanti i sequel. C’è solo da sperare che non cadano in forzature della trama o in intrecci macchinosi, solo per il tentativo di emulare il successo ottenuto precedentemente.