Agli sgoccioli del 2013 vengono scelti i nuovi 25 film da inserire nel National Film Registry, l’archivio delle pellicole, scelte dal National Film Preservation Board degli Stati Uniti, per essere custodite nella Biblioteca del Congresso. La lista viene aggiornata ogni anno con 25 nuovi titoli tra pellicole classiche di Hollywood, documentari, cinegiornali, film muti, film sperimentali e pellicole amatoriali significative che abbiano compiuto almeno 10 anni.
Generi totalmente diversi come il thriller di Quentin Tarantino, Pulp Fiction (1994), Mary Poppins (1964), la tata più amata dai bambini di tutto il mondo, il primo documentario di Michael Moore, Roger & Me (1989), e il classico della fantascienza Il pianeta proibito (1956), hanno poco in comune, ma sono stati considerati dai membri del National Film Preservation Board pellicole che contengono un certo valore culturale, storico o estetico e dunque degne di essere inserite nel prestigioso elenco.
Tra le 25 opere dell’anno rientrano anche Bless Their Little Hearts (1984), Brandy in the Wilderness (1969), Chi ha paura di Virginia Wolf? (1966) che fece guadagnare un oscar a Elizabeth Taylor, Cicero March (1966), il film indipendente con i nativi americani Daughter of Dawn (1920), il documentario Decasia (2002), Ella Cinders (1929), il noir Gilda (1946) con Rita Hayworth, il film d’animazione The Hole (1962), The Lunch Date (1989), il western I magnifici sette (1960), Martha Graham Early Dance Films (1931-1944), Men and Dust (1940), Midnight (1939), Notes on the Port of St. Francis (1951), Il re del jazz (1930), Uomini veri (1983) sull’evoluzione tecnologica della NASA, Un uomo tranquillo (1952) di John Ford, Vincitori e Vinti (1961) sul processo di Norimberga, A Virtuous Vamp (1919) del periodo dei film muti e Wild Boys of the Road (1933).
I film appartenenti all’archivio sono stati prodotti dal 1912 in poi e con gli ultimi aggiornamenti del 2013 il numero complessivo arriva a 625. Il National Film Registry è nato con lo scopo di proteggere il patrimonio cinematografico americano che rischia di perdersi. Uno studio della Biblioteca del Congresso annuncia che circa il 70% dei film muti andrà perso per sempre. Tra le pellicole scomparse alcune sono state vittime di incendi o si sono deteriorate nel tempo altre sono state mal conservate o addirittura distrutte.