La reazione di Gennaro Gattuso, dopo aver appreso del suo inserimento nel registro degli indagati del processo per il calcio scommesse, non si è fatta attendere ed è una di quelle reazioni sanguigne, senza mezzi termini, in linea con il personaggio.
Le prime dichiarazioni Ringhio le ha rilasciate a SkySport24 dove, intervenuto telefonicamente, ha dichiarato: “In vita mia non mi sono mai seduto con delle persone a combinare delle partite. Non so come si faccia a truccare una partita. Io son disposto ad andare in una piazza e se ho fatto una roba così io mi ammazzo davanti a tutti quanti, perché io non sono questo“.
Parole forti, che rivelano tutta l’angoscia di un calciatore, idolo di tutti i tifosi milanisti, trascinato inaspettatamente e prepotentemente all’interno di questo ciclone che sta sconvolgendo il mondo del calcio, il calcioscommesse.
Quello che il Gip Guido Salvini contesta principalmente al centrocampista campione del mondo sono i rapporti con Francesco Bazzani, titolare di una ricevitoria a Bologna, arrestato due giorni fa proprio durante l’inchiesta “Last Bet“.
Ringhio ci tiene a specificare anche questa sua particolare conoscenza: “Bazzani lo conosce mezza Serie A, è un amico di un amico che adesso non c’è più. Tutto e’ nato da lì, dal fatto che quando aveva dei problemi mi chiedeva un biglietto per vedere le partite, ma io in questo non ci vedo niente di male: ho dato centinaia di biglietti e di maglie ma non ho mai parlato con lui di mettere a posto una partita. Nessuno si è mai permesso in 20 anni di carriera di propormi di aggiustare una partita.”
Una difesa strenua, senza esitazioni e senza la minima ammissione di qualsiasi tipo di colpa dettata dalla preoccupazione che quest’inchiesta possa gettare un’indelebile macchia sulla straordinaria carriera di un professionista capace di vincere 1 Coppa Italia, 2 Scudetti, 2 Champions League e soprattutto 1 Campionato Mondiale con la Nazionale italiana.
Molti gli sms di totale appoggio arrivati a Ringhio da parte degli ex compagni del Milan che si rifiutano di credere in un possibile coinvolgimento del loro amico in una pagina così spiacevole del calcio italiano.
Il profilo di truccatore di partite stride molto con un giocatore famoso per uscire dal campo sempre con la maglietta madida di sudore, un calciatore che a detta di tutti “si incazzava pure nel perdere la partitella in allenamento”.
All’alba gli inquirenti hanno perquisito l’abitazione di Gattuso a Cardano al Campo, in cerca di materiale che potrebbe rivelarsi utile ai fini dell’indagine che oggi vede l’ex centrocampista rossonero indagato per associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva. Nelle prossime settimane sono tuttavia attesi sviluppi importanti che potrebbero chiarire o compromettere la posizione di Gattuso.
La speranza di tutti gli amanti del calcio, tifosi del Milan e non, è che un personaggio così amato risulti davvero estraneo a quella che è diventata, purtroppo, una brutta consuetudine del calcio italiano.