Caos Bologna: saltato il ritiro, Pioli traballa

Non è una stagione facile per il Bologna che naviga al penultimo posto in classifica e ha incassato ben otto sconfitte in sedici partite disputate. Dopo la pesante sconfitta di Firenze la società aveva annunciato un ritiro immediato a Roma dove la squadra si sarebbe dovuta allenare per ben quattro giorni a porte chiuse per poi trasferirsi a Bologna solo venerdì ed effettuare sabato l’ultima rifinitura prima del match fondamentale contro il Genoa. Oltre al ritiro era stato imposto anche il silenzio stampa ai giocatori, solo Pioli avrebbe dovuto parlare della situazione della compagine felsinea.

Abbiamo usato il condizionale perché tutto ciò non è successo. Il ritiro è sfumato e il motivo sembrerebbe che alcuni giocatori si siano rifiutati di partire verso Roma e si siano schierati contro l’allenatore ma Diamanti, intervistato ieri ha affermato: “Come noto nella giornata di ieri io e i miei compagni abbiamo avuto un lungo colloquio col Presidente in merito all’ipotesi di ritiro anticipato. Nell’occasione abbiamo chiesto di poter preparare a Casteldebole una partita tanto delicata come quella di domenica, utilizzando le nostre strutture, certamente più adeguate di quelle che avremmo trovato in un altro centro tecnico. Nessun ammutinamento, nessuna rivolta, remiamo tutti dalla stessa parte”.

Non è ancora chiaro quello che è successo in questi tre giorni in casa rossoblu ma la situazione comunque rimane delicata e domenica al “Dall’Ara” alle 12,30 arriva il Genoa di Gasperini che sta attraversando un buon periodo di forma. Il Bologna spera ancora nella salvezza ma per raggiungere questo obiettivo serve l’aiuto di tutto l’ambiente e anche di qualche ritocco (soprattutto in attacco dove si sente la mancanza di Gilardino) nel mercato di gennaio. Si deve cominciare da domenica con una vittoria, a meno che proprio Alberto Gilardino, idolo dei tifosi bolognesi, non abbia pronto uno scherzetto per la sua ex squadra.

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