Durante l’anno 2013 la caratteristica comune dei professionisti in cerca di lavoro è stata quella di essere responsabili. Lo afferma la ricerca effettuata da LinkedIn che arriva puntuale come ogni anno: le parole più abusate del 2013, sul social network di contatti professionali, sono state responsabile, strategico e creativo.
È già il quarto anno di seguito che LinkedIn stila la Top Ten delle parole che gli utenti di tutto il mondo tendono a utilizzare per la maggiore. E a quanto pare, oltre ad essere responsabili, strategici e creativi, i professionisti hanno voluto puntare sull’essere effettivi, pazienti ed esperti. Il settimo posto è occupato da organizzativo, parola utile in tutti i settori lavorativi e non, e seguono a ruota motivato, innovativo e analitico.
Chiunque abbia almeno una di queste parole nel proprio profilo LinkedIn può riconoscere di non essere stato affatto originale, anzi addirittura noioso agli occhi di possibili datori di lavoro. Lo spiega bene Nicole Williams, esperta del settore carriera e professioni di LinkedIn, che afferma quanto sia importante differenziarsi rispetto agli altri dando esempi esplicativi di quanto si è responsabili o strategici piuttosto che scrivere semplicemente queste parole.
La diffusione di LinkedIn nel mondo è tale che le ricerche sono state effettuate anche in base alle aree geografiche, e i risultati sono tanto curiosi quanto interessanti. La parola paziente rientra nella Top Ten solo negli Stati Uniti, e il dato ancora più sconvolgente è che circa il 50% dei profili americani ritiene di essere paziente. In Gran Bretagna i professionisti si descrivono come entusiasti, mentre in Australia e Nuova Zelanda c’è un eccesso di appassionati, e in Olanda c’è un particolare interesse per la parola sostenibile.
Originalità è quindi il concetto che dobbiamo avere bene in mente se vogliamo compilare un curriculum vitae efficace. Ma attenzione, onde evitare che originalità entri nella Top Ten delle parole abusate del 2014, l’importante è mostrare e dare prova di esserlo.