Il sindaco di Roma Ignazio Marino è stato chiaro: livelli troppo alti di polveri sottili nell’aria, oggi e domani si circola a targhe alterne. Si comincia con le pari, mentre domani Roma sarà aperta solo alle dispari. Lo stop sarà valido entro le cosiddette fasce verdi, ovvero dalle 8.30 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 20.00.
Storia diversa per Euro 0, Euro 1 e i diesel Euro 2, ovvero i motori più inquinanti: per loro il divieto di circolazione è partito ieri e si protrarrà fino a domani, dalle 7.30 alle 20.30 e senza distinzioni di targa.
Stando a quanto affermato dal Comune, le fasce verdi dovrebbero garantire la possibilità di spostarsi ove non se ne possa fare a meno, per esempio per recarsi al lavoro. Se invece i romani volessero optare per i mezzi pubblici, resta da sperare che la situazione non sia come quella che si presentava ieri: per quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30, uno sciopero indetto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal ha fatto incrociare le braccia ad almeno il 20% dei dipendenti Atac, provocando disagi a chi ha dovuto spostarsi con gli autobus e le linee ferroviarie Roma-Lido e Roma-Nord.
Nel pomeriggio, inoltre, decine di autobus hanno dovuto sostituirsi alla metropolitana dopo un drammatico tentato suicidio sui binari della metro A, dove un ragazzo si è lanciato sotto il treno alla fermata Giulio Agricola. Il ragazzo, 25 anni, è stato trasportato in gravissime condizioni all’Umberto I, scortato dalla polizia.
Ad aggravare la situazione c’è anche la protesta del movimento dei Forconi, il cui obiettivo è proprio l’Urbe: ancora dubbi sul presidio previsto per mercoledì, ma di sicuro i disagi aumentano in proporzione al crescere della protesta. Si parla di una tendopoli da allestire al piazzale Ostiense ed una al Circo Massimo, da parte del Movimento sociale europeo.
E stavolta i disagi non li avvertono solo i cittadini alle prese con i mezzi pubblici, ma soprattutto i commercianti: “La città in queste settimane prenatalizie paralizzata tra manifestazioni e blocchi del traffico a singhiozzo rischia di mettere in ginocchio il settore“, denuncia la Confesercenti di Roma. Nonostante infatti sia stata attivata un’ulteriore linea di autobus per favorire lo shopping natalizio (dal 7 dicembre sono in circolazione ancora più mezzi lungo le vie di tendenza), Federmoda denuncia già il 30% in meno degli incassi.