Rosso di Uwe Timm non è di certo un romanzo banale, scontato o “classico”, per questo motivo potrebbe essere un ottimo regalo di Natale se state cercando un libro dalla trama originale e che fornisca spunti di riflessione. Il protagonista della storia, Thomas Linde, è un uomo che vive nella Berlino degli anni Novanta, ha poco più di cinquant’anni, è amante del jazz e ha un passato come militante del PC nella Germania dell’Ovest.
Il mestiere di Thomas è particolare, infatti, scrive orazioni funebri commissionategli da non credenti. La calma che caratterizza la sua vita è in realtà solo apparente. Tutto cambia quando gli viene richiesto un discorso funebre per la commemorazione di un suo vecchio compagno di militanza, un certo Aschenberger e quando conosce Iris, una donna divorziata molto più giovane di lui che per mestiere fa “la venditrice di luce”.
Questi avvenimenti costringono il Thomas di Uwe Timm a risvegliarsi da un “incanto” e a riprendere in mano il suo passato, un passato vissuto nei trent’anni di divisione tedesca che gli sembra quasi estraneo, appartenente a un’altra persona.
Rosso è un romanzo ricco di simbologie e richiami storici e offre diverse chiavi interpretative. Rosso è sia il nome di un saggio che Thomas sta scrivendo (sul colore rosso, per l’appunto), ma è anche il colore della DDR, dell’amore per Iris o “il primo colore che i neonati riescono a riconoscere, e l’ultimo che vediamo prima di morire“.
Rot (titolo originale) è stato pubblicato in Germania nel 2001 ed è stato tradotto in italiano soltanto nel 2005 da M. Galli per l’editore Le Lettere (collana Pannarrativa). Nel 2006, grazie a Rosso, Uwe Timm è stato premiato in Campania con il Premio Napoli per la letteratura straniera e in Sicilia con il Premio Mondello. Uwe Timm è nato nel 1940 ad Amburgo, è poeta, sceneggiatore e scrive anche libri per bambini.