L’alba del giorno dopo ha nuovamente il sapore acre della delusione. La sconfitta del San Paolo ha certificato, se ancora ce ne fosse bisogno, il momento di difficoltà a 360 gradi che sta attraversando l’Inter. La solidità difensiva di inizio anno è soltanto un piacevole ricordo, come la fluidità della manovra che tanto aveva entusiasmato i tifosi nerazzurri in autunno. E allora ecco di nuovo riaffiorare perplessità, dubbi e interrogativi. Sembra infatti già svanito a distanza di pochi mesi il tanto osannato effetto Mazzarri, quello che aveva dato nuova linfa ad una rosa mai così tanto in discussione e riconsegnato alla squadra un’identità ben precisa dopo il disastro dello scorso anno.
A Napoli non sono mancati impegno e determinazione, vista anche la reazione dopo l’immediato svantaggio iniziale e le occasioni da gol avute, ma i contropiedi micidiali partenopei subiti dall’inizio alla fine, hanno mostrato tutti i limiti di una fase difensiva da film horror. A tutto questo si è aggiunto ancora una volta un Samir Handanovic impreciso ed incerto, nonostante il rigore parato a Pandev allo scadere. Lo sloveno sembra non essere più quel baluardo che tutto il mondo aveva potuto ammirare nelle ultime stagioni. Lo stesso vale per Cambiasso: il trentatreenne argentino fa quel che può in mezzo al campo, ma la sua forma fisica non è più quella di tre anni fa.
E dunque la sessione invernale di mercato arriva al momento opportuno. Ancora sconosciute le strategie societarie di Thohir e dei suoi fedelissimi, ma da ciò che trapela nelle ultime ore, alcuni emissari nerazzurri starebbero monitorando tutte le possibili soluzioni in entrata. Per far cassa il giocatore da sacrificare potrebbe essere Guarin, l’eterno incompiuto in casa nerazzurra: il Chelsea di Mou non ha negato il suo interessamento per il giocatore colombiano e sembrerebbe disposto a spendere una cifra che si aggira intorno ai 15 milioni.