“A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai.”, così direbbe un famoso spot televisivo. Ed è vero: sembra assodato che nel periodo natalizio gli italiani siano più disposti ad ascoltare, guardare e, perché no, a comprare. Lo sanno bene gli addetti al marketing delle aziende italiane che a ridosso delle festività fanno partire progetti ed iniziative a sfondo sociale, puntando ad un incremento delle vendite: ecco il fundraising natalizio.
Nel 2013 oltre il 95% delle aziende italiane ha puntato sul Natale per far partire campagne basate su regali “solidali” e donazioni, con l’intenzione di dare una mano a persone in difficoltà e, inoltre, di migliorare la propria immagine agli occhi dei clienti.
Sotto Natale le aziende aderiscono spesso alle iniziative di associazioni no profit e onlus che raccolgono fondi a scopo benefico in cambio di contributi che possono arrivare da una % del valore dei prodotti venduti in questo periodo dell’anno oppure da una donazione corrispondente al valore di regali o riconoscimenti destinati ai clienti o fornitori.
La maggior parte delle donazioni viene poi destinata ad adozioni a distanza, aiuto alla cura ed alimentazione dei bambini poveri nelle varie zone del mondo e alle ricerche per malattie rare ancora inguaribili.
Ma cosa c’è alla base di questo tipo di iniziative? Sicuramente c’è la volontà di migliorare la propria immagine agli occhi di fornitori, impiegati e clienti. Ma fermarsi al lato economico sarebbe superficiale: c’è la volontà da parte di alcune aziende di creare un rapporto diverso con i proprio consumatori, di comunicare il proprio impegno ed attenzione anche al”sociale”.
L’azienda mostra così il suo lato umano, laddove esiste, ed il suo tenere non soltanto agli introiti, ma anche a come mettere una parte del proprio profitto a supporto di chi ne ha veramente bisogno.
Questo devolvere parte degli incassi a Onlus o organizzazioni di beneficenza è sicuramente un segnale di cambiamento rispetto al passato. La corsa alla solidarietà avviene in diverse maniere, che variano da azienda a azienda, ecco alcuni esempi.
Tra le organizzazioni no profit più importanti troviamo senza dubbio Telethon, la fondazione nata nel 1908 che da oltre 20 anni raccoglie fondi per ricerche su malattie rare. Anche quest’anno è partita la Maratona Telethon, sostenuta dallo storico partner bancario ma anche da tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo. Le campagne portate avanti da Telethon riscuotono sempre grandissima adesione: basti pensare che nel periodo tra Giugno 2012 e Giugno 2013 sono stati raccolti 47 milioni di euro, interamente destinati alla ricerca.
Airc, associazione italiana di ricerca sul cancro, propone a tutte le aziende di sostituire il classico regalo per impiegati e clienti con un messaggio di auguri, che si può acquistare online, i cui proventi verranno destinati alla ricerca contro i tumori pediatrici, cioè quelli riguardanti i bambini da 0 a 19 anni.
Interessante anche l’iniziativa di Oxfam Italia, che ha deciso di mettere a disposizione e-cards, messaggi di auguri e doni in cambio di donazioni che saranno poi destinate ai quasi 100 paesi che hanno aderito all’associazione: con la campagna lanciata si continua a lavorare contro la povertà nel mondo.
Sightsavers Italia Onlus si sta battendo per uno dei doni più importanti: la vista dei bambini. Da anni Sightsavers è in prima linea nel combattere la cecità nei paesi africani e quest’anno ha deciso di mettere a disposizione delle e-card sul suo sito: ognuno può lasciare un’offerta libera.
Bella anche l’idea della Fondazione Operation Smile Italia, che sul suo sito ha messo in vendita decorazioni natalizie, libri di ricette e biglietti augurali. L’associazione organizza missioni per aiutare bambini nati o mutilati con gravi malformazioni facciali.
Ma sono tante le associazioni di volontari che operano su vari fronti a sostegno sia della ricerca che della cura che dell’alimentazione. Sta a noi consumatori scegliere grazie alla credibilità dell'”ambasciatore”, a chi dedicare il nostro pensiero solidale per questo Natale 2013.